Approfondimenti 12/10/2012 19:32

LUCA PARNASI: chi è?

PARSITALIA – Che cos’è? Costituita nel 1987, ben presto diventa una delle potenze immobiliariste della Capitale. Proprio a quattro anni dalla nascita, la Parsitalia acquista dalla fallimentare “Sgi Sogene” (appartenuta al Vaticano) la “Sogene Casa” versando ben 205 miliardi di lire ai liquidatori: 50 subito e in contanti, il resto rateizzato in due anni. Luca , il giovane di famiglia - convolato a nozze lo scorso anno con l’attrice e showgirl Christiane Filangieri – e grande tifoso romanista,  ha preso le redini del Gruppo Parsitalia in un momento di massima esposizione mediatica. Il nuovo stadio dell’As Roma e la nuova sede della Provincia di Roma sono l’esame di laurea per il giovane imprenditore.

 Da grande appassionato di calcio qual è nel 1999 fonda il “Manchester United”, squadra amatoriale che partecipa tuttora al più antico e prestigioso torneo di Roma, il “Pezzana”. Grazie al suo immenso amore per lo sport nazioale e per la Roma, negli anni Luca riesce a coinvolgere anche personalità di spicco del mondo giallorosso: da Odoacre Chierico, campione d’Italia nel 1983 (prima giocatore, poi allenatore), al ‘Principe’ Giuseppe Giannini, grazie ai quali la squadra raggiunge prestigiosi risultati.

Ma torniamo al Gruppo Parsitalia. Tra le tante costruzioni della famiglia ci sono la multisala UGC a Roma Nord, una nuova struttura da 14 sale dentro il Centro Commerciale “Porte di Roma” controllato dalla società Porta di Roma srl (a sua volta controllata dai gruppi Parsitalia e Lamaro). Non solo: di proprietàdella famiglia anche l’immenso “EuRoma2″, costruzione che ha fatto molto discutere a due passi dalla Cristoforo Colombo, costruito proprio dalla Imef S.p.A, società facente parte del Gruppo Parsitalia.

INTRECCIO ROMA – I primi legami tra Luca e la società di Trigoria risalgono al periodo della cessione della Roma alla cordata americana. Già dal febbraio 2011, ovvero prima dell’acquisizione della società da parte di DiBenedetto & co, Parsitalia era in lizza per prelevare la quota che, ancora oggi, rimane nel portafoglio di Unicredit. Ad oggi nulla è cambiato, ma indiscrezioni di stampa – complice la questione stadio – vedono ancora oggi i come possibili acquisitori di una parte della società, con una percentuale non superiore al 20%.

VV