Approfondimenti 09/06/2012 18:07

I romanisti agli Europei, tra gioie e dolori

DA BENETTI A CARBONI – Salgono a 20 i giocatori giallorossi che hanno partecipato alla fase finale degli Europei. Dando uno sguardo al passato le esperienze dei romanisti nella rassegna continentale non sempre sono state positive. Il primo giallorosso ad affacciarsi nella massima competizione europea è stato Romeo Benetti, nell'edizione casalinga del 1980. Scese in campo in tutte e quattro le partite di una fase finale per la prima volta allargata a 8 squadre, segnando anche dal dischetto nella serie di rigori della finale per il terzo posto, vinta poi dalla Cecoslovacchia. All’edizione del 1988 in Germania parteciparono due romanisti: Giuseppe Giannini, sempre presente nelle gare della Nazionale, e Rudi Voeller. Per entrambi l’Europeo si fermò alle semifinali, alla fine furono Olanda e Unione Sovietica a contendersi il trofeo. Due giallorossi presero parte anche nell’edizione del 1992 in Svezia, vinta a sorpresa da una Danimarca ripescata in extremis. Entrambi nella selezione tedesca: ancora Rudi Voeller (che giocò solo la prima gara contro la CSI) e Thomas Haessler, in gol all'esordio contro l’ex Unione Sovietica (rete al 90' che valse il pareggio) e nella semifinale con i padroni di casa, quando aprì le marcature nel 3-2 che spalancò all’undici di Berti Vogts le porte della finale. Apparizione fugace nel 1996 per l’unico romanista partito alla volta dell’Inghilterra, Amedeo Carboni. Nell'Italia di Sacchi che non superò lo scoglio del girone, l'allora vicecapitano giallorosso giocò 116’ minuti, divisi tra le gare con Repubblica Ceca e Germania.



L'EUROPEO DI TOTTI – L’Europeo del 2000 in Belgio e Olanda è quello che ha visto la partecipazione di più giocatori della Roma. 5 i partecipanti, di cui 4 convocati dall’allora ct azzurro Zoff. E la manifestazione che fece conoscere al mondo il talento di . Il capitano giallorosso centrò la porta in due occasioni, nellla seconda gara del girone con il Belgio e nei quarti di finale con la Romania, ma l’Europeo di si ricorderà soprattutto per il ‘cucchiaio’ su rigore a Van Der Sar, nella serie dei penalty che hanno deciso la semifinale. L’altro romanista a lasciare il segno è stato Marco Delvecchio, titolare nella finale con la Francia e autore della rete che illuse le speranze azzurre. Trezeguet e Wiltord ribaltarono poi le sorti di una serata da dimenticare per gli azzurri. Alla fine a festeggiare c'era anche un romanista, un Vincent Candela 'gregario' di quella selezione francese. In quella finale dell’Amsterdam Arena fece capolino nei minuti finali anche Vincenzo Montella. L’ultimo giallorosso, Francesco Antonioli, fu chiamato in extremis come terzo , a causa del forfait per infortunio di Gigi Buffon, e fece da spettatore per tutta la manifestazione



TRA SORPRESE E ‘BISCOTTI’ – Diversa storia nell’edizione del 2004 in Portogallo. Ad alzare il trofeo ancora un romanista, ma a differenza di Candela il suo ruolo è stato da assoluto protagonista. Traianos Dellas, pilastro della Grecia tutt'altro che spettacolare di Otto Rehhagel. Proprio il ct tedesco deve al roccioso difensore ellenico l'accesso alla finale: un'incornata del centrale giallorosso nei supplementari della semifinale con la Repubblica Ceca permise alla selezione greca di strappare il biglietto per la finalissima, poi vinta contro i padroni di casa. Di ben altro avviso l'esperienza degli altri giallorossi. Durò l'arco di una partita quella di . Partita macchiata dagli 'screzi' con il danese Poulsen, un episodio ricordato (a sproposito) anche di recente. Di quella nazionale vittima del 'biscotto' facevano parte anche Christian Panucci e Antonio Cassano. Memorabile l'immagine del talento di Bari vecchia dopo il gol vittoria con la Bulgaria, una corsa con l'esultanza strozzata in gola dopo la notizia del 2-2 tra Svezia e Danimarca. Poco spazio per il quinto romanista, , che ha collezionato solo due presenze con la maglia della Francia. Si passa infine al 2008 e a un'altra esperienza sfortunata per la nazionale azzurra. Aggregati alla spedizione quattro giocatori della Roma: Panucci, , Perrotta e Aquilani. ll terzino giallorosso fu sempre impegnato da Donadoni nella spedizione in Svizzera e Austria e siglò il primo gol degli azzurri nella manifestazione, che pareggiò il conto con la Romania. A segno anche , che mise il proprio sigillo nell'ultima partita del girone, contro una Francia allo sbando. La prima esperienza agli Europei per il centrocampista di Ostia però è macchiata dall'errore dal dischetto, nella lotteria dei rigori dei quarti di finale, contro quella Spagna che poi si laureò campione d'Europa. E domani DDR si troverà di fronte lo stesso avversario di quattro anni fa. La prima occasione per riscattare quel penalty fallito

Daniele De Angelis