Approfondimenti 12/04/2012 19:24

Finalmente Roma al fotofinish: quello di Totti è il primo gol decisivo nell'ultima mezz'ora

FINALI…NUTILI – Così si spiega l’esplosione dell’Olimpico che dopo aver preso per mano la giovane Roma come chiedeva Luis Enrique alla vigilia, si è potuto riversare verso il basso per una vittoria giunta a pochi giri di lancette dal termine e che, visti i precedenti stagionali, sembrava dover allungare la lista delle occasioni perse. Prima che Handanovic capitolasse, già in 12 occasioni di campionato (più un’altra in Coppa Italia) la Roma aveva provato a convincere i propri spettatori a non lasciare il posto allo stadio. A volte, come con il Lecce, le reti di Lamela e Bojan, se possibile, hanno contribuito ad ampliare la gamma di improperi rivolti ai protagonisti della storica sconfitta in Salento. Altre, come nella sfida con l’Inter di due mesi fa, sono serviti per arrotondare il successo e, forse, le illusioni.

DULCIS IN FUNDO…PER GLI ALTRI – Da una stagione all’altra può cambiare il volto di una squadra. Mentre nell’epoca Ranieri alcuni tifosi potevano anche collegarsi direttamente nel finale per assistere a frequenti colpi di scena, con Luis Enrique erano gli avversari ad attendere con trepidazione i minuti conclusivi. Dei 42 gol complessivi incassati da Stekelenburg e colleghi, infatti, ben 12 (il 28%) sono arrivati nell’ultimo quarto di gara. Qui, neanche a dirlo, tutti o quasi decisivi: da Stepanovsky che diede la qualificazione allo Slovan in agosto, passando per El Kabir, Vitiello, Klose, , finendo con Ibrahimovic, che all’ultimo round, sia all’andata che al ritorno, mise ko la Roma.

Poi, mercoledì sera mentre e Lazio cadevano e i giallorossi erano impantanati sull'1-1 non hanno mollato la presa. Anzi, si sono conquistati 3 punti e 5° posto, a meno 4 dalla piazza . Capito il perché di quel boato ora?

MB