Approfondimenti 12/01/2012 18:14
A porte chiuse: Stekelenburg imbattuto da 278'. Doni fece meglio 4 anni fa
DONI DELLIMBATTIBILITA E cambiato lanno, si sono avvicendati tre avversari e dozzine di tentativi, eppure, come nella più romanista delle proprietà transitive, il risultato è rimasto immutato con lex portiere dellAjax che si è dovuto voltare solamente per ricevere il pallone di scorta dal raccattapalle di turno. La pettinata di Hamsik è stato lultimo gesto di felicità eseguito di fronte a Stekelenburg che dall82 di Napoli-Roma ha castrato le gioie dei vari Di Vaio, Pellissier e Ljajic. Per trovare un predecessore all'altezza (anche migliore, nello score) si risale all'éra Doni, inviolabile per le prime 4 gare ufficiali del 2007-08, prima che Trezeguet gli azzerasse il conteggio arrivato a 467 minuti. 4 anni e mezzo dopo, è il turno di Maarten da Haarlem e la distanza temporale sottolinea come non sia un traguardo effimero.
Un punteggio irrealizzabile senza un minimo di buona sorte che manda sopra la traversa il tiro ravvicinato di Ljajic, oppure che tramuta il prato dellOlimpico in una palude fangosa dove Moscardelli fa sprofondare il pallone a due metri dalla porta romanista. Un punto di partenza che però necessita di una base costituita da interventi come luscita bassa, ai limiti dellintimidazione, sul giovane Ljajic, presentatosi davanti al miglior portiere dellultimo campionato del Mondo. Il tutto su ingenti dosi di sicurezza che si specchiano nel volto granitico del tulipano, obbligando ad approfondite riflessioni chiunque avesse intenzione di provarci. Sarà un caso che, dalla fine di agosto al principio del 2012, si contano sulle dita di una mano i tentativi avversari da distanze impegnative?
DOPPIA MANDATA - Al 5° mese romano, dopo aver assaggiato anche qualche critica e un pericoloso infortunio alla testa, Stek ha trovato le chiavi per chiudere la porta romanista. Quella serratura blindata per più tempo solo 2 anni fa quando servirono 4 mani, appartenenti a Julio Sergio e Lobont, per mantenere la rete intatta dal derby del 13 dicembre 2009, che garantì memoria eterna a Cassetti, alla vittoria per 2-0 in casa contro il Parma. Due portieri, per superare Stekelenburg. E non sembra solo un fatto di centrimetri
Mirko Bussi