Alla domanda sulle contestazioni del presidente etneo Pulvirenti e dell'accusa sulle troppe polemiche sollevata dalla dottoressa Sensi, il tecnico non ci ha pensato due volte nel rispondere: "Sono d'accordo con la dottoressa che si dimentica che ci sono romanisti e non romanisti. Noi veniamo criticati, alla minima cosa succede il 48. Anche il papà della Sensi diceva che con un'altra stampa avremmo fatto altre cose. Ma più difficile è una cosa e più vogliamo superarci per venirne a capo" .

La citazione fa riferimento ad una delle frasi e dei rimpianti più celebri dell'indimenticato Patron Franco: "Se per caso, e non c'è, avessi avuto una grande stampa romana...".

Un'affermazione lasciata in sospeso ma con il chiaro intento di biasimare la classe giornalistica intenta a dare spazio principalmente alle formazioni del nord sull'asse Milano-Torino e considerare la Roma come un ostacolo nel panorama calcistico.

Non stupisce che a pronunciare a più riprese la frase sibillina fosse Franco Sensi che dedicò gli ultimi anni della sua vita a combattere, con sacrifici economici considerevoli, lo strapotere calcistico di Juventus, Milan e Inter.

Nelle parole del Presidente giallorosso c'era tutta l'amarezza e la frustrazione per l'atteggiamento a suo giudizio servile dei cronisti con i potenti di turno: da Moggi a Moratti, passando per Galliani. 

La replica piccata di Ranieri, presumibilmente, fa riferimento alle continue voci sulla cessione della proprietà, alle chiacchiere sul mercato e i mancati rinnovi di contratto e, dal punto di vista tecnico, sui presunti malumori per lo scarso o il cattivo utilizzo di alcuni giocatori (su tutti il goleador odierno Mirko Vucinic o David Pizarro).

Le parole di Ranieri fanno da seguito a precedenti attacchi contro la stampa soprattutto in questa stagione: dallo sfogo nell'incontro prima del match col Bologna del 18 settembre "Parlo io, comincio io e finisco io" fino alle polemiche con Sky dopo la sfida col Bari del 12 dicembre "Cercate sempre la polemica, tra poco a Roma non vi vedrà più nessuno".

E meno male che Claudio 'Martello' ha ripetuto in più occasioni di non leggere i giornali nè ascoltare le radio. Evidentemente qualche commento sarà arrivato alle orecchie del Mister che avrà ascoltato, con gli stessi rimpianti del grande Presidente del terzo scudetto romanista. All'epoca, nonostante la stampa non favorevole i giallorossi riuscirno a strappare il tricolore. Allo stato attuale, soprattutto nella stagione in corso, sarà impossibile fregiarsi dello stesso titolo. Purtoppo per le ambizioni di inizio stagione tradite sul campo sembra difficile dare la colpa alla stampa, probabilmente le maggiori responsabilità sono quelle dello staff tecnico e della squadra.

Andrea Palazzo