Approfondimenti 29/10/2010 18:16

"Occhio, nessuno meglio di me prima e dopo".. Occhio Ranieri: è vero solo a Parma

Ma sarà verò quello che ha detto Claudio Martello? Ha fatto sempre meglio del suo predecessore e del suo successore? I dati raccolti da LAROMA24.IT sembrano provare quasi sempre il contrario

CAGLIARI - La carriera da professionista di Claudio Ranieri comincia dalla Sardegna. Dopo la doppia promozione dalla C1 ('89/'90) alla A nel massimo campionato del '90/'91 Ranieri arriva 13° con 29 punti e 1,705 media punti. La stagione successiva 1991/1992 la panchina viene affidata a Massimo Giacomini e, dopo il suo esonero, a Carletto Mazzone: la quota punti ,il posizionamento in classifica e la media punti è identica.

- Arriva a a gestire il complicato dopo-Maradona. Il precedessore Albertino Bigon arriva 7° (dopo che l'anno prima aveva conquistato il secondo scudetto nella storia del club partenopeo) con 37 punti  e media del 1,09; in più vince una Supercoppa Italiana. Nel '91/'92 Ranieri arriva grazie a Zola e compagni al 4° posto con 42 punti in 34 partite con una media di 1,23. Nel '92/'93 viene esonerato dopo un 1-5 contro il Milan alla 9a di campionato. Il totale della sua esperienza napoletana recita: 48 punti in 43 partite 1.11, praticamente la stessa di Bigon. il suo successore è il cavallo di ritorno Ottavio Bianchi che prende la squadra in corsa e conclude la stagione al con ed una media di poco più di 1 punto a gara.

- Mister Claudio giunge così l'anno successivo in viola in serie B, dopo che il trio Radice-Agroppi-Chiarugi non seppe evitare la B alla squadra di Cecchi Gori. Giunge 1° nella serie cadetta '93/94 e in A l'anno successivo arriva 10°. Poi 3° posto e Coppa Italia '95-'96. Quindi 9° posto e Supercoppa Italiana stagione '96-'97: 45 punti 1,3 di media. Ben sotto la media e la posizione in classifica del successore Alberto Malesani, che nel 1997-98 ottenne un  5° posto con 57 punti.

VALENCIA - Approda in Spagna al Valencia nella stagione '97/'98 e ottiene un 9° posto con 55 punti e media punti di 1,4: solo 1 punto in più meglio del predecessore Jorge Valdano, che nel '96/'97 arrivò 10° con 56 punti . Riuscì ad ottenere, invece un 4° posto e una Copa del Rey l'anno successivo e 1,71 di media punti nella Liga. i Nel 1999/2000 il successore è l'hombre vertical, Hector Cuper, che però fa meglio giungendo 3° (media 1,7) e vincendo la Supercoppa spagnola

ATLETICO MADRID - Arriva la chiamata dell'Atletico Madrid e Ranieri nella stagione 1999/2000 prende le redini dei 'colchoneros' dopo che l'anno prima i tre allenatori Sacchi, poi Aguair e quindi Antic avevano raccolto solo 46 punti. Un'annata fallimentare. La media punti è di 1,21. Ma il tecnico di San Saba fa peggio: raccoglie solo 29 punti in 26 giornate.  Media di 1,11. Viene esonerato prima della conclusione della stagione e sostituito da Antic che siede in panchina per le ultime 12 giornate raccogliendo solo 9 punti e non riuscendo ad evitare la 'serie B'.

CHELSEA - Si giunge all'esperienza londinese. Vine chiamato dal Chelsea. Arriva dopo il 'player  manager' Luca Vialli che lascia i 'Blues' con un 5° posto e una FA Cup in bacheca. La media dell'ultimo anno dell'ex doriano è di 1,71 e di 65 punti complessivi, mentre la stagione successiva si apre con la conquista della Community Shield, prima che Ranieri lo affiancasse alla 4a giornata. Il tecnico giallorosso non fa meglio: si ferma al 6° posto con 61 punti ed una media di 1,68 a gara. Quindi seguono un 6° posto in Premier nel 2001-02 ed un 4° posto nel 2002-03. Va molto bene nell'ultima sua stagione del pre Abramovich: 2° in Premier 2003-04 con 79 punti e media del 2,07 di punti a match. Ma ha la sfortuna di precedere lo Special One.  Mouirnho alla prima stagione vince il titolo con 95 punti in 38 partite: 2,5 di media punti.

VALENCIA II - Torna al Valencia nella stagione 2004/2005. Ma è flop: viene esonerato il 25 febbraio alla 24a giornata della liga 38 punti in 24 partite (1,58 la media), pur vincendo una Supercoppa Europea, e sostituito da Antonio Lopez Habas: 7° posto finale con 20 punti in 14 partite (1,42). Neanche a parlarne del paragone col precedente: Rafa Benitez vince la Liga e la Coppa Uefa nel 2003/2004.

 

PARMA - Riparte dopo un anno di stop da Parma, dove giunge alla 23esima giornata, sostituendo Pioli. Nel capoluogo emiliano fa bene sia rispetto al predecossore che al successore. Pioli fa 18 punti in 23 partite (media 0,7), Ranieri 24 punti in 15 partite (media 1,6) e i successori della stagione seguente (Di Carlo, Cuper, Manzo) fanno 34 punti con una media 0,89 e non riescona ad evitare la retrocessione.



- La nuova dirigenza bianconera lo richiama dopo l'anno di purgatorio in B. Deschamps in quella stagione fa record di punti per la serie cadetta. Ranieri risponde nella stagione '07/'08 con 78 punti in 38 gare (1,89 media) . Nella stagione successiva dura fino alla 36esima (media 1,88) sostituito da Ferrara che vince le ultime due gare di serie A. La successiva stagione con Ferrara e poi Zaccheroni termina miseramente a 55 punti con una media dell'1,45, che dà ragione al tecnico romano.

La ROMA è un capitolo che ancora si deve chiudere ma per ora i dati sorridono al mister. Infatti nel confronto con Spalletti, suo predecessore, il Sor Claudio esce vincitore; attraverso tre mini approfondimenti, notiamo che il confronto tra i dati dell'ultima annata dell'allenatore di Certaldo (2008-2009 più le due partite della stagione 2009-2010) con quelli di Ranieri della scorsa stagione fanno pendere la bilancia a favore del secondo con una media di 2,22 punti a partita contro l' 1,57 di Spalletti.

Allargando un po' il cerchio, notiamo che la media punti assoluta di Ranieri da quando siede sulla panchina capitolina è di 2,02 a partita; dato che sconfigge la stessa media punti assoluta dello Spalletti giallorosso ferma a quota 1,876 e la già citata media punti dell'ultima stagione spallettiana (1,57 punti per gara). Inutile dire che quantitativamente il percorso fatto da Claudio Martello non è nemmeno un quarto di quello del tecnico toscano che in più ha dalla sua, nonostante tutti i dati statistici che lo vedono sconfitto, i trofei vinti (Coppa Italia e Supercoppa) e uno scudetto sfiorato se non 'rubacchiato'. 

Pesando la ventennale carriera dell'attuale tecnico della Roma, si nota come il bilancio riferito alle esperienze in A sia in perfetto equilibrio: infatti per 4 volte Ranieri ha fatto meglio dei colleghi che l'hanno preceduto o succeduto e altrettante ha fatto peggio (con il "pari" di Cagliari dove lo score del 59enne è equivalente a quello del suo successore). Pende leggermente dalla parte di Ranieri il bilancio nelle esperienze 'a metà', in cui è stato esonerato o ha sostituito in corsa un altro tecnico. In tre casi (Valencia bis, Atletico Madrid e Parma) il suo lavoro ha pagato di più confrontato all'allenatore che l'ha preceduto/succeduto, mentre Ottavio Bianchi migliorò la media-Ranieri al , dopo l'avvicendamento alla 9a giornata. Nel computo non rientrano i subentri flash, come nel caso del Chelsea e a Roma, quando prese l'incarico rispettivamente alla 4a e alla 3a giornata. Escluso dal conteggio anche l'esonero sul traguardo nell'esperienza juventina, con l'esonero a 180' dal termine del campionato.

In definitiva emerge una situazione in equilibrio e forse il tecnico romanista avrebbe fatto meglio ad usare l'avverbio 'spesso' (comunque improprio), e non 'sempre' (come invece ha sentenziato) che risulta inesorabilmente fuori luogo.

 

Daniele De Angelis / Giordano Giusti