Approfondimenti 13/09/2010 14:28

E venne il giorno.. Mai nella storia Totti fuori così per scelta tecnica

Una scelta per certi versi comprensibile, fuori un attaccante lasciando sul terreno di gioco un uomo di peso ( Borriello ) e un calciatore più dinamico (Menez), che ha poi fatto raccogliere al tecnico una marea di critiche per il risultato finale, 5-1 a favore del Cagliari.

Ma ciò che LAROMA24.IT fa notare è che l’uscita di segna un momento ‘storico’, mai in quasi vent’anni di carriera giallorossa il era stato sostituito così presto per scelta tecnica.

Se si analizza il minutaggio più basso prima di un cambio si deve risalire alla famigerata gara casalinga con l’Empoli della stagione 2005/06 quando l’entrata assassina di Vanigli dopo 12 minuti costrinse all’operazione e al recupero lampo per laurearsi Campione del Mondo, anche se in condizioni precarie.

Soprattutto negli ultimi anni le sostituzioni del sono sempre state dettate da ragioni fisiche o a scopo precauzionale ma, come detto,
nessun allenatore aveva rinunciato a Francesco prima dell’intervallo col numero 10 in grado di continuare a giocare. Mai in più di cento casi.

SECONDO TEMPO – Era la sostituzione a cavallo delle due frazioni di gioco il record prima della trasferta nefasta in Sardegna. L’esempio più recente in ordine cronologico porta ancora la firma di Claudio Ranieri e un match indelebile: il derby di ritorno della passata stagione. La decisione di Mister Martello fu a dir poco rischiosa: fuori e , proprio nella stracittadina. Ma senza i due simboli giallorossi la squadra riuscì a far suo il derby con lodi per il coraggio di Ranieri.

Sempre l’anno passato si arricchisce di altri due casi: i match di fila a Firenze (7 febbraio) e col Palermo (13 febbraio) quando Julio Baptista rilevò il al ritorno in campo. In questa circostanza però i 45’ minuti di vennero spiegati come necessità di far ritrovare la condizione dopo l’infortunio col Parma rimediato un paio di mesi prima.

Anche un precedente di ‘capelliana’ memoria tra i secondi tempi seduti in panchina: la sfida col Brescia di Mazzone del 16 febbraio 2003, quando fu l’allora amico Cassano a fare il suo ingresso in campo nel tentativo di sbloccare una partita poi finita a reti bianche.

DURANTE LA RIPRESA – Diversa la questione per i cambi in corsa decisi dal tecnico di turno. Escludendo ovviamente i frequentissimi avvicendamenti negli ultimi scampoli di gara o a risultato acquisito, siamo andati alla ricerca degli altri precedenti più rilevanti.

A cominciare da quando il maestro Zeman rinunciò al a vantaggio di Frau al 57’ nella trasferta di Genova del 4 ottobre 1998, poi persa per 2-1 contro la Samp.

Toccò di nuovo a Capello intervenire in un’altra gara che i tifosi giallorossi ricorderanno bene, quella -Roma 2-2 dove sembrò una pazzia al 59’ e sotto di due gol, rinunciare a . L’ingresso di Nakata si rivelò poi decisivo per pareggiare il match (gol e tiro respinto su cui si avventò Montella per battere Van der Sar) così come una settimana dopo lo stesso cambio allo stesso minuto contro l’Atalanta permise nuovamente alla Roma di vincere la resistenza degli avversari (angolo vincente del giapponese e ancora l’areoplanino in rete).

Una doppia sostituzione anche con Luciano Spalletti. Il tecnico toscano fece accomodare anzitempo (al 64’ staffetta con Vucinic) in panchina il suo bomber nella sconfitta di misura (1-0) contro l’Empoli del 17 febbraio 2007. Il 5 dicembre di quello stesso anno fu Giuly a dare il cambio al al ’63 nella sfida col Cagliari (corsi e ricorsi) vinta dai giallorossi 2-0. Spalletti motivò la sostituzione come scelta in vista dell’imminente impegno di (anche qui tutto torna). La Roma strappò poi un pareggio casalingo col Lione, di questi tempi un risultato simile a Monaco non dispiacerebbe a nessuno.

 

Andrea Palazzo