Approfondimenti 20/04/2010 21:11

Se il pollice verso 'costa' più di un saluto romano

Si potrebbe discutere per giorni sull'opportunità della decisione, ma tant'è. Piuttosto, tutti ricorderanno un gesto che al contrario di quello del 10 giallorosso, ha poco a che vedere con la goliardia del derby, ovvero il saluto romano che Di Canio sfoggiò al termine della stracittadina del gennaio 2005. Nella spiegazione del Giudice sportivo si leggeva "tendere il braccio con le dita della mano serrate è una posa che non è in alcun modo confondibile con un gesto di giubilo". E riguardo al tentativo di discolparsi dell'ex calciatore laziale: "la pretesa di volere prescindere dalla connotazione politica del gesto è infondata dovendosi considerare il gesto di Di Canio immediatamete ed inequivocabilmente evocativo di una precisa ideologia politica". 

Ma il dettaglio curioso è ricordare che nell'occasione a Di Canio fu comminata una multa di ''soli'' 10000 euro, esattamente la metà rispetto a quanto è stato deciso per il gesto di che è confinato nello sfottò cittadino, senza travalicare in opinioni politiche. La morale è che se un giorno vincete un derby piuttosto di andare a festeggiare sotto la vostra curva, esibitevi in un saluto romano, perlomeno risparmierete la metà...

Mirko Bussi