Approfondimenti 10/03/2010 00:09
Dal Livorno a Livorno: la Roma sul tetto del campionato

Roma-Livorno crocevia di una stagione - Ranieri aveva preso in mano la squadra da solo sette giornate di campionato, partendo dai zero punti "non" conquistati nelle prima due partite. Arrivarono subito i punti dalle vittorie contro Siena e Fiorentina, poi il pareggio rocambolesco di Palermo seguito pochi giorno dopo da quello di Catania, il ritorno alla vittoria con il Napoli e la sconfitta tanto discussa contro il Milan. Quindi la Roma che si preparava per la sfida interna contro il Livorno aveva conquistato 10 punti su 18 disponibili. E in quel periodo sembravano davvero tanti visto il difficile inizio di stagione. Quella partita con i Toscani però aveva riportato alla mente tutti i brutti pensieri: una Roma che non riusciva a perforare la consistente muraglia difensiva allestita da Serse Cosmi, un Vucinic che aveva difficoltà nel trovare la via del gol, il malumore dei tifosi che cominciava a imperversare, un Doni che non era più quello di una volta e l'incubo del ritiro dopo la partita. Quella sconfitta casalinga per un 1-0 contro una squadra che lottava (e lotta) per la retrocessione poteva davvero mettere in difficoltà gli equilibri dello spogliatoio. Ma così non fu.
Dal Livorno a Livorno, numeri da scudetto - Da quella partita la Roma ha ottenuto risultati impensabili. Se il campionato fosse iniziato quel 25 ottobre, la squadra di Ranieri ora sarebbe in testa alla classifica con 41 punti in diciotto giornate, con 12 vittorie, 5 pareggi e 1 sconfitta. Davanti al Milan a 40 e L'iInter a 37. In questo ipotetico campionato i giallorossi avrebbero il terzo miglior attacco con 30 gol, dopo Milan e Inter, e la miglior difesa con sole 13 reti al passivo. Da quel fatidico Roma-Livorno poi, i giallorossi hanno, come più volte menzionato, inanellato la bellezza di 17 turni di imbattibilità, cominciati 2 partite dopo la sconfitta con il Livorno.
Da Vucinic a Vucinic - Merito di tutto questo anche di un Mirko Vucinic completamente rinato che è riuscito a trasformare i fischi di quel periodo in applausi, confermandosi uno dei giocatori fondamentali di questa squadra. Il montenegrino, che fino a Roma-Livorno ancora non aveva mai realizzato un gol, ma anzi a fallire i più facili goffamente, ha cominciato poi a segnare con una certa continuità arrivando a quota 6 in campionato. Dall'altra parte c'è ancora Serse Cosmi che solamente quattro giorni prima, il 21 ottobre, aveva preso in mano la squadra livornese, giocando il primo brutto scherzo al suo "vecchio" amore, la Roma. Le cose cominciarono bene ma andarono peggiorando col tempo. Il 24 gennaio, dopo la sconfitta contro il Napoli per 2-0, arrivarono addirittura le dimissioni per incompatibilità con il presidente Aldo Spinelli. Tuttavia solamente due giorni dopo il tecnico tornò sulla panchina dei toscani.
Manuel Marasca