Approfondimenti 02/09/2009 10:10
Spalletti e Roma: la fine di unera
CORSPORT - E stata una storia importante. Nei «quattro anni e un pezzetto» di Luciano Spalletti sono successe cose che la Roma non potrà dimenticare. Festeggiamenti, intanto: due coppe Italia e una Supercoppa, un titolo in più rispetto al quinquennio di Capello che pure aveva vinto lo scudetto. Un record: undici vittorie consecutive in campionato nella prima stagione, la 2005/06, un filotto che nessuna squadra italiana aveva mai infilato prima (è stato migliorato lanno dopo dallInter). Ma siccome il calcio è fatto più di passione che di numeri, i romanisti ricorderanno Spalletti come il condottiero di uno scudetto virtuale, perso un anno e mezzo fa al fotofinish con lInter. E poi gli dovranno riconoscere il merito della sprovincializzazione. Nella sua era la Roma è arrivata due volte di fila nei quarti di Champions, con due vittorie incredibili a Lione e a Madrid, prima di sbattere contro il muro Manchester United e il dolorosissimo 7-1. A suo modo, storico anche quello. E persino salutare, se è vero che la Roma ha continuato a brillare in Europa anche nelle stagioni successive. Inclusa lultima, complessivamente terribile, nella quale soltanto i rigori contro lArsenal le hanno sbarrato la strada. La Roma di Spalletti è stata una Roma bella e orgogliosa, capace di scommettere su se stessa, di spingere al limite, di giocare quasi ovunque senza paura. Ha vinto e perso, ha esaltato e deluso, ma raramente è stata anonima. Una Roma estrema per un allenatore estremo. Estremo nellapplicazione dei suoi concetti di vita e di lavoro, estremo nella riconoscente difesa del 4-2-3-1 che lha reso famoso e imitato, estremo persino nelladdio improvviso. Non è dato sapere se la Roma rimpiangerà la fine del rapporto. Ma di sicuro la Roma non rimpiangerà mai di averlo vissuto, il rapporto.
2005-06: rifonda la squadra e centra le 11 vittorie di fila
palletti diventa lallenatore della Roma il 17 giugno 2005 e arriva al termine della disastrosa annata dei quattro allenatori. La prima stagione alla guida della Roma sembra quindi il compimento della classica missione impossibile. Il tecnico toscano eredita una situazione incandescente dopo una delle stagioni più negative della storia della Roma, nel corso della quale la squadra ha conquistato la matematica salvezza soltanto alla penultima giornata. Spogliatoio al veleno, la grana Cassano, tanti giocatori reduci da una stagione fallimentare. Dopo un inizio non brillante in campionato con tre sconfitte e tre pareggi nelle prime otto giornate di campionato, Spalletti trova il bandolo della matassa: risolve il problema Cassano che viene venduto al Real Madrid, rigenera giocatori fondamentali come Perrotta, Mexes e Mancini, lancia sulla scena la scommessa Doni, crea una squadra efficace e spettacolare fondata su un 4- 2- 3- 1 che diverrà il marchio di fabbrica della sua Roma.
Risultato: a cavallo tra il girone di andata e quello di ritorno arriva il record delle undici vittorie consecutive ottenuto grazie ad una bellissima vittoria nel derby con la Lazio; la Roma conquista poi la finale di Coppa Italia, ma, in questo primo tentativo, deve arrendersi allInter. In campionato arriva quinta, penalizzata nel finale dallinfortunio alla caviglia che mette fuori gioco Totti, ma le vicende di Calciopoli la fanno terminare al secondo posto, con lapprodo diretto in Champions League.
2006-07: impresa a Lione poi arriva la Coppa Italia
a seconda stagione si conclude con il primo successo giallorosso di Luciano Spalletti, la conquista della Coppa Italia, ma è soprattutto lanno del consolidamento di un progetto tecnico e tattico. In estate gli arrivi di Pizarro, Cassetti, Tonetto e Vucinic, fanno sentire pesantemente la mano del tecnico in sede di mercato. In particolare il cileno viene fortemente voluto dal tecnico toscano che lo aveva allenato ai tempi dellUdinese. Acquisti mirati al consolidamento di quel 4-2-3-1 tutto geometrie e spettacolo che si conferma la chiave dei successi spallettiani. In campionato la Roma ottiene il secondo posto finale, ma le distanze dallInter sono ancora abissali.
La prima esperienza in Champions League regala però a Spalletti e alla sua Roma fama internazionale. La squadra raggiunge gli ottavi di finale dove compie forse la più bella impresa della stagione andando ad eliminare una delle grandi favorite alla vittoria finale, il Lione. Unimpresa straordinaria, quella del Gerland, con i gol di Totti e le finte di Mancini che lanciano la Roma, per la prima volta nella rinnovata formulata della Champions, tra le prime otto dEuropa. Il capitolo Manchester è amaro, ma non cancella una stagione straordinaria che si chiude con la doppia finale contro lInter e la vittoria in Coppa Italia. E nella gara di andata allOlimpico la Roma si permette il lusso di rifilarne sei alla squadra di Roberto Mancini fresca vincitrice del suo primo scudetto conquistato sul campo.
2007-08: ecco la doppietta Coppa Italia e Supercoppa
erza stagione: altri due trionfi, la conferma tra le prime otto dEuropa e un inseguimento allInter sfumato solo allultima giornata. E la stagione più esaltante della gestione Spalletti e forse quella con i maggiori rimpianti visto lesito finale del campionato. La Roma si conferma ai massimi livelli del calcio nazionale ed internazionale. La stagione si apre il 19 agosto con la conquista della Supercoppa italiana. Per la seconda volta nel giro di pochi mesi Spalletti solleva una coppa nella S. Siro nerazzurra. Un tabù, quello dello stadio meneghino, che con il tecnico toscano è definitivamente sfatato. In campionato la Roma sembra subito perdere contatto dallInter dopo la sconfitta nello scontro diretto, e sembra ripetersi un film già visto nelle precedenti stagioni. Questa volta però Spalletti tiene viva la squadra e la speranza. Una speranza che cessa di palpitare soltanto dopo la doppietta di Ibrahimovic contro il Parma allultima giornata, con la Roma che finisce sotto di tre punti anche per colpa di qualche errore arbitrale di troppo a favore dellInter arrivato nella fase cruciale della stagione. In Europa la Roma è ancora tra le prime otto: espugna il Bernabeu compiendo unaltra impresa storica, ma cede ancora una volta al Manchester United campione dEuropa. Lo zucchero per Spalletti e per la Roma arriva nel finale: allOlimpico, nellultima gara dellanno, arriva la seconda Coppa Italia consecutiva conquistata dal tecnico toscano e il secondo trofeo della stagione.
2008-09: giallorossi sesti e rigori fatali con lArsenal
a quarta stagione dellera Spalletti è anche la più amara per andamento e risultati finalli. Eppure la campagna acquisti estiva non fa che illudere i tifosi romanisti. Gli arrivi di Baptista, Riise, Menez e Loria fanno sperare in un nuovo inseguimento allInter, magari questa volta con un esito favorevole ai giallorossi. Invece appare subito chiaro che la macchina quasi perfetta costruita da Spalletti nei tre anni precedenti si è inceppata. Complici i dissapori con parte dello spogliatoio dopo il suo viaggio parigino per parlare con gli emissari del Chelsea, ma complici soprattutto una serie di infortuni a catena che caratterizzeranno in modo negativo tutta la stagione, la Roma non riesce a ripetersi e a incantare lItalia e lEuropa con il suo gioco. I nuovi arrivati non incidono positivamente, ma nonostante la falsa partenza in campionato la Roma sembra riprendersi in pieno in Champions League nella quale ottiene uno storico primo posto nel girone eliminatorio.
La doppia sfida per gli ottavi di finale persa soltanto ai rigori contro lArsenal, rappresenta però la pietra tombale sulle aspirazioni della Roma che nel frattempo è stata eliminata dalla Coppa Italia e in campionato insegue senza successo il quarto posto, ultimo valido per qualificarsi ancora una volta in Champions League. La Roma chiude al sesto posto in campionato, per il peggior risultato dellera Spalletti e con una tra le difese più battute di tutta la Serie A. Anche i rapporti con la società, che ha sempre sostenuto il tecnico, non sembrano più idilliaci come un tempo.
2009-10: dalle goleade in Europa al doppio ko
palletti chiude la sua quarta stagione non lasciando certezze per il futuro. Il tecnico toscano vuole garanzie da parte della società per il futuro. Rassicurazioni che arrivano il 4 giugno, quando il tecnico incontra il presidente e ne ottiene le rassicurazioni sperate. La Roma è ancora nelle sue mani, ma solo per poco. Il mercato giallorosso questa volta non solo non crea illusioni nei tifosi, ma proprio non decolla. Arrivano Guberti dal Bari, Burdisso in prestito dallInter, il riscatto di Motta e, nellultimo giorno di mercato, il portiere romeno Lobont e la promessa Zamblera. Troppo poco per una squadra che nel frattempo ha perso Aquilani e che avrebbe bisogno di forze fresche per poter riproporre il calcio champagne dei bei tempi.
LEuropa League illude con le goleade contro Gent prima e Kosice poi, ma la squadra continua comunque a prendere qualche gol di troppo. Un vizio che si fa ancora più evidente in campionato: in due giornate la Roma rimedia due sconfitte contro Genoa e Juventus, e sei gol al passivo. Il ricordo della squadra brillante ed equilibrata di Spalletti è ormai sbiadito. Il tecnico appare sempre meno accondiscendente nei confronti della società e anche di alcuni dei suoi giocatori. La conferenza stampa post Juventus si trasforma in un vero e proprio je accuse. E lepilogo dellavventura di Spalletti sulla panchina della Roma. Lultimo capitolo il tecnico toscano lo ha scritto ieri nelle stanze di Villa Pacelli, rilasciando le sue dimissioni al presidente Rosella Sensi.