Approfondimenti 25/09/2009 17:43

La trasferta di Catania: si tornerà alla normalità?

L’ostilità tra le due squadre nasce dalla sfida dell’Olimpico il 19 novembre 2006. I siciliani, neopromossi in A vengono sconfitti 7 a 0 con reti di , Mancini, Montella e le doppiette di Panucci, Mancini e Perrotta. Gli etnei nel dopopartita polemizzeranno per il risultato inflitto e per il comportamento di Spalletti: il tecnico aspetta nel sottopassaggio gli avversari salutandoli con una stretta di mano come di consueto. Il gesto non va giù agli ospiti che si sentono presi in giro, il presidente Pulvirenti definisce Spalletti un ipocrita, dirigenza e tifoseria promettono vendetta al ritorno.

Il 7 aprile, invece, è di nuovo la Roma ad imporsi (2 a 0 reti di Vucinic e Tavano). Si gioca però sul neutro di Lecce, dal momento che dopo l’omicidio del poliziotto Filippo Raciti nel derby con il Palermo, gli etnei sono costretti a giocare sempre 'fuori casa'.



La Roma torna al Massimino nell’ultima giornata del campionato seguente. Destino vuole che il 17 maggio 2008 Catania e Roma si stiano giocando rispettivamente salvezza e scudetto contro Parma ed Inter, a loro volta impegnate al Tardini. Dopo 1’ Vucinic segna: la Roma è virtualmente Campione d’Italia e il Catania retrocesso. Poi segna Ibrahimovic e per la Roma il primo posto sfuma. La pressione al Massimino sale, a bordo campo la situazione è surreale. Centinaia di persone, non addetti ai lavori circondano il terreno di gioco, minacce ai giallorossi in campo e ai giornalisti al seguito. Per evitare l’imponderabile la Roma è costretta a regalare il gol che consente alla squadra di casa di salvarsi. Non mancano nuove polemiche. La prestazione dello scorso campionato è imbarazzante. Il Catania entra in campo col coltello tra i denti e all’intervallo conduce per 3 a 0. Nella ripresa la Roma riduce lo svantaggio portandosi sul 3 a 2 ma la gara termina qui.

Rimane la rivalità tra le due formazioni e le due tifoserie, ma come stanno vivendo il pre-partita i supporters rossoblu? Nei forum e nelle bacheche dei siti dedicati alla squadra si torna, per fortuna, a parlare di calcio. C’è preoccupazione soprattutto dal punto di vista del gioco, e si teme che l’agonismo stavolta non riesca a sopperire al divario tecnico.



Nella pagina Sky dedicata al Catania i tifosi ci vanno cauti, l’augurio è di vincere ma c’è poco ottimismo. “Magari si mettono a pregare di non prenderne più di quattro” e “ Forse qualche miracolo ci farebbe bene” dice jansob che riassume il pensiero condiviso dai più.

Per ciò che riguarda i possibili scontri tra tifoserie, sempre su calciocatania.com, nel forum c’è una discussione dal titolo “i romanisti a Catania.. parliamone”, creata l’11-09, quando ancora non si sapeva della divieto del Casms.

Esaurito risponde: “Speriamo di no, senno' stavolta ci cancellano totalmente dal calcio”, Peppe Mascalux conferma: “Speriamo di no....finirebbe a fetu!” e infine RockCT CurvaNord si esprime così: “Se vogliamo ancora vedere calcio a Catania... spero proprio che non vengano, perchè sarebbero della carne messa sul fuoco fino a quando non brucia definitivamente”.

Mentre catanianews.wordpress.com si segnala per avere in home una pagina apposita dedicata ad ‘accoltellamenti romanisti’, prevale il buon senso dagli altri siti della squadra siciliana. Sono tuttosommato accettabili i commenti all’articolo “LO MONACO: “DA PARTE NOSTRA NON C’E’ NULLA CONTRO I TIFOSI GIALLOROSSI” su catania46.net. Etneo scrive: ”Meno male che non vengono i tifosi romanisti,altrimenti sarebbe finito a schifio con accoltellamenti e pestaggi vari! Bisogna essere realisti il calcio italiano purtroppo è funestato dalla presenza di una feccia umana,di mafiosi, delinquenti di estrema destra e di estrema sinistra il cui scopo è fare bordello e delinquere!”. Turikiller è sulla stessa lunghezza d'onda: “Chi vede una partita come sfogo sociale di qualunque colore sia deve stare a casa. Quando i gruppi degli “Ultras” inizieranno a fare il mea culpa pulendo e isolando dai propri ranghi delinquenti abituali o peggio ancora delinquenti della domenica, sono sicuro che gli stadi cambieranno e il termine ultra’ sara’, nuovamente, visto con benevolenza, collegando al termine persone che amano e tifano con il cuore per i proprio colori. Iniziamo da catania…” e l’opinione di michael da roma(catanisi purosangue) è lapidaria: “fin quando avremo tifosi teste di ca..o…non solo noi ma in tutte le tifoserie…le cose non cambieranno…



Catanista.com dedica un articolo al match del Massimino dal titolo: “NO AI TIFOSI ROMANISTI..occasione persa”. E nel commento si scrive: “E' ancora pensabile che una tifoseria come quella etnea possa cadere nell'errore di compiere gravi atti contro terzi condannando la squadra all'assenza del tifo? O d'altro canto i tifosi della roma sono così intoccabili che si preferisce non creare l'occasione onde evitargli guai?”. Ma è apprezzabile lo sforzo nella chiusa finale: “Bisogna interrogarsi e capire dove si vuole andare a parare, cos'è diventato il calcio in questi anni. Può un gioco assumere sembianze di lotta armata tanto da spingere a creare un organismo per il controllo degli stadi che possa porre il veto sulle trasferte? E' pensabile che ancora nel 2009 ci siano persone che vadano allo stadio per sfogare i loro istinti animali e omicidi? Meditiamo gente, meditiamo”.

 Certo sembra ancora lontano il giorno in cui Catania-Roma potrà essere una trasferta 'normale'?

Andrea Palazzo