Approfondimenti 28/01/2009 18:08
PALERMO: come gioca la squadra di Ballardini
I risultati sono dalla sua parte, i siciliani stazionano con una certa frequenza nella parte sinistra della classifica e la squadra gioca a viso aperto pur difettando di punti in trasferta, dove ha collezionato appena due vittorie, a Torino (sponda bianconera) e a Genova (sponda doriana) nell'ultimo turno esterno. Grande merito del tecnico ravennate è certamente quello di aver riscoperto Bresciano e Simplicio, frettolosamente caduti in disgrazia con Colantuono e tornati entrambi ai livelli di Parma. Il brasiliano, contro la Roma, giocherà probabilmente in coppia con l'italo-australiano alle spalle dell'unica punta, Cavani, nel modulo ad albero di natale che Ballardini si è visto quasi costretto ad adottare, per sopperire alla cronica assenza dell'ariete Budan, di fatto indisponibile da agosto e con pochissimi minuti in campionato. Nel caso, piuttosto improbabile, di un recupero in extremis di Miccoli, sarà quasi certamente Migliaccio a fare posto a Simplicio, retrocesso nella linea mediana a tre. A completare un centrocampo che unisce corsa e fosforo, il playmaker Liverani, anche lui tornato su buoni livelli dopo un'ultima stagione a Firenze non particolarmente entusiasmante, e Nocerino, più volte rimbrottato dallo stesso Zamparini che dal mediano campano si attende di più. La difesa a quattro vanta tra le sue fila i tre difensori goleador Bovo, Carrozzieri e Kjaer (quest'ultimo inizialmente in panchina), il primo pericoloso su calcio piazzato, gli altri due con i raid aerei da palle inattive, mentre sulla fascia sinistra è certo di esordire il neo acquisto Savini, fresco di trasferimento da Napoli e chiamato a sostituire lo squalificato Balzaretti. Sicuri del posto Cassani, che sulla fascia destra è titolare inamovibile dall'inizio della stagione e Amelia, altro ex giallorosso rientrato alla grande dopo l'infortunio. Precedenti favorevoli alla Roma che nella sfida dell'Olimpico si è imposta in tredici occasioni contro le sole 3 del Palermo (ultima volta a dicembre nel 2005, il punto più basso toccato dalla prima Roma di Spalletti) e che ha vinto gli ultimi due confronti diretti segnando 5 reti, tutte ad opera di Totti e Mancini, senza subirne alcuna.