Approfondimenti 18/01/2009 14:15

Andrej Arshavin, il folletto russo (VIDEO)

Andrej Sergeevič Aršavin, meglio noto come Andrei Arshavin è nato il 29 maggio 1981 a Leningrado, l'odierna San Pietroburgo.

Grazie al suo talento e alla sagacia tattica del maestro Hiddink si sta imponendo come uno dei migliori giocatori dell'Europeo 2008 in Austria e Svizzera.

Si è formato calcisticamente nella rinomata scuola calcio Smena per poi passare nelle 1999 nella squadra riserve dello Zenit che militava nella seconda divisione russa.

Da allora è diventato il faro e l'uomo simbolo dei bianchi di San Pietroburgo.

E' entrato a far parte della prima squadra nel 2000 come centrocampista , ma grazie alla sua duttilità si è saputo trasformare prima in mezz'ala e poi all'occorenza fantasista o seconda punta (attuale ruolo nel suo club).


La sua entrata in scena è trionfale e conquista al primo tentativo il premio di miglior giocatore del campionato russo, e grazie a tale riconoscimento e alle crescenti prestazioni in patria si merita la chiamata in nazionale che non tarda ad arrivare.

Cosi il 17 maggio del 2002 arriva il tanto atteso debutto in nazionale con la Russia che stava preparando il Mondiale Nippo-Coreano, ma quella era la Russia del giovane talento Sychev che poi si è perso per strada e per Arshavin non c'era molto spazio.

La carriera di Arshavin invece ha avuto la parabola inversa: sempre in crescendo fino a vincere la Russian Premier League nel 2007 con la sua squadra del cuore.

Anche stavolta un ruolo importante nella sua esplosione l'ha avuta un'olandese, e in questo caso Dick Advocaat che dopo averli guidati alla vittoria in patria ha deciso di fare le cose in grandi portandoli a dominare anche in Uefa.

E' proprio nelle gare ad eliminazione diretta di Coppa Uefa che Arshavin ha dato il meglio di sè mettendo in mostra un repertorio completo e per palati fini.

Corsa, tecnica in velocità, scatto sul breve, visione di gioco e una qualità impressionante nel mettere i compagni a tu per tu con i portieri avversari.

Il primo vero saggio di bravura lo ha dato alla Bay Arena di Leverkusen asfaltanto praticamente da solo le aspirine che nulla hanno potuto contro la sua dirompente velocità: morale della favola 1 gol e 1 assist impreziositi da giocate d'alta scuola nel 1-4 finale.

Contro il Bayern di Toni in semifinale ha giocato solo l'andata senza sussulti e ha saltato il ritorno a causa di una ammonizione.

I suoi compagni gli hanno fatto il regalo della finale distruggendo i bavaresi al Petrovsky per 4-0, ma nella finale Arshavin dovrà giocare in attacco senza il suo gemello Pogrebnyak contro l'asfissiante tattica difensiva dei Rangers.

Al of Manchester in una partita bloccata è ancora una volta lui ad accendere la luce con 2 filtranti illuminanti per Denisov in occasione del vantaggio e per Tekke a fissare il 2-0 finale.


Si presentava cosi agli Europei 2008 come stella annunciata a dispetto dei tanti detrattori, ma pena una assurda espulsione contro Andorra avrebbe dovuto saltare le prime 2 gare del girone D.

Hiddink non si perde d'animo e punta su di lui nel match da dentro fuori contro la Svezia di Ibra, e lui ripaga la fiducia di Guus con una prestazione degna di lode con la ciliegina del 2-0 finale che in questo caso è più gustosa della torta perchè arrivata a conclusione di un contropiede da maestri che è uno dei punti cardine del suo gioco.

La prova del fuoco era quella contro gli Orange di Marco Van Basten e per rivelarsi definitivamente al mondo del calcio Arshavin si inventa una partita mostruosa con giocate in velocità, tocchi smarcanti e per l'ennesima (ma non ultima) volta chiude l'incontro con l'Olanda fissando il punteggio sul 3-1 per i suoi.

Grazie al mago Hiddink e al genio Arshavin la Russia vola in semifinale, con a far compagnia a quest'alone magico che si porta dietro da ieri sera sono arrivate le prime voci di mercato da parte delle grandi della Premier che farebbero follie pur di portarlo oltre manica a dispensare classe e magie, ma non è della stessa idea il colosso Gazprom che gli da un ingaggio da grande giocatore e punta su di lui per costruire una grande squadra.

Giocatore dotato di una tecnica strepitosa e una velocita eccezzionale, lo fa essere nel suo ruolo unico secondo soltanto forse a gente come o Kakà, visione di gioco e anche un giusto fiuto del gol per un giocatore che nel Pallone d'Oro 2008 è finito in sesta posizione. Peccato che soltanto ora il grande pubblico si sia accorto di lui, perche gia da qualche anno Andrej sta stregando la Russia e gli amanti europei del Calcio Russo e anche gli amanti del calcio internazionale in generale, quest'anno per lui 10 gol realizzati fin'ora alcuni molto decisivi anche nella coppa Uefa finta dallo Zenit nello scorso maggio per 2-0 sui Glasgow rangers.Un talento puro classe cristallina , dotato di una velocità fulminea,  Andrej al momento è il calciatore dell'est piu forte in assoluto, e non solo è uno dei migliori giocatori al mondo. Si parla di un offerta di circa 25 milioni arrivata allo Zenit San Pietroburgo da parte del Tottenham in estate , ma la squadra della Gazprom ha rifiutato garantendo all'allenatore Dick Advocaat che Andrej sarebbe rimasto  fino a gennaio , ora bisognerà vedere cosa fara il numero 10 Russo , lui ha sempre chiesto in questi ultimi due mesi , di essere ceduto, ha capito che ormai arrivati ad un'età bisogna fare delle scelte, vuole confrontarsi con il grande calcio , vuole capire realmente le sue possibiltà. Ora la possibilità concreta di realizzare i suoi sogni, quelli giocare in un campionato ancora più di blasone c'è , rispetto alla comunque in crescita Russian Premier Liga , sta a lui dimostrare le sue vere qualità , di far capire che il suo posto non è soltanto in Russia, ma ha veramente le qualità per riuscire a fare bene in una grande squadra come l' , di garantire spettacolo insieme a Adebayor , Van Persie, Eduardo e Fabregas.

Ecco un video realizzato dallo staff del forum italiano della Russian Premier Liga.