Approfondimenti 13/12/2008 12:36
PUBALGIA: cosè?

La pubalgia è uno degli infortuni da sovraccarico che colpiscono spesso i calciatori, ma anche gli atleti che sollecitano gli arti inferiori in maniera intensa e ripetitiva possono contrarre questa patologia.
Come tutte le patologie da sovraccarico, la causa scatenante è l'allenarsi (o giocare) in condizioni di affaticamento;
tra le altre condizioni che ne possono facilitarne l'insorgenza si segnalano:
1. Scarso equilibrio tra i gruppi muscolari che si inseriscono nel pube (in particolar modo tra addominali ed adduttori).
2. Maggior debolezza dei muscoli adduttori rispetto agli altri muscoli della coscia e del bacino.
3. Eccessivo inarcamento del tratto inferiore della colonna vertebrale (iperlordosi) e rigidità delle vertebre lombari.
4. Sovrappeso.
5. Terreni troppo rigidi.
6. Altri dimorfismi degli arti inferiori.
La maggior facilità con la quale si infortunano i calciatori sembra sia dovuto alla tipologia di gioco, fatta di azioni esplosive (scatti, salti, cambi di direzione, ecc.) che provocano un'elevatissima sollecitazione delle strutture osteotendinee della regione pubica.
In generale si può dire che la tempestività è l'elemento principale per una risoluzione veloce e rapida di una sindrome retto-adduttoria, e anche che il riposo è la cura più efficace.
Ma vediamo sintomi e cure. Solitamente viene interessato un solo lato, ma può anche capitare linfiammazione di tutta la regione pubica. Il dolore parte dallosso del pube e arriva alla parte interna della coscia. Può essere improvviso e tanto doloroso da impedire lattività sportiva, ma anche il semplice camminare, oppure meno intenso ma persistente. Se la causa è una infiammazione recente dei tendini, la sindrome retto-adduttoria regredisce in modo spontaneo assumendo poche compresse di antinfiammatori e sospendendo le attività fisiche. Più difficile il trattamento dei casi cronicizzati, cioè quando il dolore è stato ignorato e si è continuato ad allenarsi: il riposo, gli antidolorifici e le terapie servono a poco. Infatti il dolore sembra attenuarsi, ma si scatena alla ripresa dellattività. In questi casi bisogna ricorrere alloperazione. Accanto alla classica pulizia del tendine con il bisturi, oggi esiste anche un nuovo trattamento mininvasivo con luso di radiofrequenze: attraverso una piccola incisione cutanea si praticano dei microfori nel tessuto malato. In questo modo si avviano i processi di riparazione e guarigione dei tessuti del tendine eliminando la pubalgia.