Approfondimenti 02/12/2008 01:27
PROCESSO GEA: chi, dove, quando

E infatti notizia di questi giorni, la pesante richiesta di pena proposta dal Pubblico Ministero Luca Palamara, a conclusione delle oltre 5 ore di requisitoria nel processo che vede imputata la società di procuratori GEA World per presunte irregolarità: 6 anni di reclusione, per associazione a delinquere finalizzata allillecita concorrenza con violenza e minacce, senza lapplicazione di attenuanti generiche per il discutibile comportamento tenuto in aula (proprio oggi alcune agenzie di stampa hanno diffuso la notizia di un probabile ed ulteriore processo a Luciano Moggi per presunte minacce a Franco Baldini).
Tale richiesta va inoltre ad aggiungersi a quelle proposte nei confronti di suo figlio Alessandro (5 anni), Franco Zavaglia (3 anni e 6 mesi), Francesco Ceravolo (2 anni e 4 mesi) considerati gli altri componenti della associazione a delinquere secondo le prospettazioni dellaccusa. Meno compromettenti, poiché limitate alla mera esecuzione di un disegno criminoso altrui, sono state invece ritenute le posizioni dellagente Pasquale Gallo (8 mesi) e di Davide Lippi (1 anno e 4 mesi), figlio del CT Campione del Mondo.
E proprio questo sembra essere stato il leitmotiv che ha accompagnato questo processo, sin dal suo inizio. Oltre ai figli dei più famosi Moggi e Lippi, linchiesta che ha riguardato la società di agenti sportivi GEA ha infatti visto tra i suoi indagati anche i figli del banchiere Cesare Geronzi, di Ciriaco De Mita (le cui posizioni sono state archiviate) oltre che di Gianmarco Calleri, ex presidente di società quali Lazio e Torino, il cui figlio Riccardo è stato prosciolto assieme a Luciano Gaucci al termine delludienza preliminare.
Udienza alla quale hanno invece deciso di rinunciare gli imputati di questo processo (eccezion fatta per Davide Lippi), i quali in seguito alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Pubblico Ministero, hanno optato per il giudizio immediato. E proprio questo sembra essere laspetto di carattere processuale più interessante di questa vicenda giudiziaria. L'udienza preliminare nel sistema previsto dal codice di procedura penale, svolge essenzialmente una funzione di garanzia, consentendo alla persona accusata di difendersi, prima di giungere alla fase del dibattimento. In parole povere, passando attraverso ludienza preliminare, limputato ha una possibilità ulteriore e preliminare di venire prosciolto dalla accuse formulate nei suoi confronti. Optando per il giudizio immediato invece, egli decide di rinunciare a tale garanzia, giungendo direttamente al processo vero e proprio, dove verrà giudicato solo in seguito alla fase istruttoria, finalizzata allacquisizione delle prove.
Molteplici possono essere state le valutazioni operate da avvocati del calibro di Giulia Bongiorno, legale di Alessandro Moggi, la quale richiedendo il giudizio immediato per il suo assistito (al pari dei legali di Moggi senior, Zavaglia, Ceravolo e Gallo) ha optato per una tattica differente rispetto a quella scelta per Davide Lippi dal suo mentore, il Prof. Avv. Franco Coppi. Ed infatti, la scelta di affrontare un processo di questo tipo, sotto i riflettori dei media e con una tale mole di udienze, può avere i risvolti più vari. Solamente in seguito alla conclusione di questo primo grado di giudizio, con la lettura del dispositivo in udienza, prevista per la metà di gennaio e soprattutto con il successivo deposito delle motivazioni della sentenza, si potrà avere un quadro più chiaro su questa vicenda.
E anche per quanto riguarda lesito di questo processo di primo grado, non sembra consigliabile avventurarsi in previsioni di alcun genere. Ed infatti, anche se in seguito allespletamento della fase istruttoria sono emersi alcuni elementi che suggerirebbero il compimento di azioni irregolari da parte della GEA, ai Giudici del Tribunale di Roma spetta ora larduo compito di decidere se tali azioni debbano essere ricondotte solamente nellambito del Regolamento degli agenti di calcio FIGC, di competenza esclusiva della giustizia sportiva, ovvero se tali irregolarità integrino anche la violazione di norme penali.
In ogni caso, qualunque sia la decisione che verrà adottata dalla Decima Sezione Collegiale del Tribunale di Roma, ci auguriamo che la stessa non venga strumentalizzata per vicende estranee a questo procedimento, quale quella di Calciopoli e dei suoi scandali, che ricordiamo nulla ha a che vedere con il presente giudizio e che appartiene alla competenza del Tribunale di Napoli.
LAROMA24 - LUCA SERIO