Approfondimenti 02/12/2008 10:05
NEOPROMOSSE: Le matricole terribili in Europa
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Del resto non è una novità, la Serie A è l'unica tra le cinque leghe nazionali più importanti in Europa (con Francia, Germania, Inghilterra e Spagna) a non aver mai visto trionfare una squadra proveniente dalla seconda divisione.
Altrove gli eventi sono rari ma tutt'altro che unici. Il caso più incredibile è quello del Kaiserslautern, capace di compiere una serie di discese e risalite degne delle più ripide montagne russe. Campioni nel '90-'91, dopo un modesto dodicesimo posto nella stagione precedente, la squadra della Renania è retrocessa appena cinque anni dopo salvo ritornare in Bundesliga nel '97-'98 realizzando la più grande impresa del calcio tedesco, vincendo il titolo da neopromossa con Otto Rehhagel in panchina, davanti al Bayern Monaco che appena un anno dopo sfiorò la vittoria in Champions League nella rocambolesca finale del Camp Nou contro il Manchester United. Attualmente il Kaiserslautern gioca in seconda divisione, retrocessa nel 2006, ma il miracolo di dieci anni fa ha rappresentato un caso più unico che raro nella storia della Germania.
Del tutto opposto ciò che avviene in Inghilterra, dove i trionfatori provenienti dalle serie inferiori si contano con una certa frequenza, almeno fino agli anni '80. Senza scomodare il Liverpool che più di cento anni fa vinse il secondo titolo nella stagione 1905-06, la palma di squadra senza pace se la aggiudica l'Everton che nel '28 vince dopo aver sfiorato la retrocessione appena un anno prima, poi retrocede nel '30 e, promosso immediatamente, si concede il lusso di portarsi a casa il quarto alloro. Ma l'emblema di ciò che possiamo definire "evento fortuito" è certamente l'Ipswich Town, squadra che qualche stagione fa ha affrontato l'Inter in Coppa Uefa con Sereni tra i pali e che nel 1962 si è tolta lo sfizio di vincere la sua prima e unica Premier League salvo poi chiudere al diciassettesimo posto l'anno dopo e addirittura ultimo nel '64. Anche al Tottenham, undici anni prima, era riuscito il salto vincente ma i londinesi si confermarono come potenza del calcio inglese sfiorando il bis nella stagione successiva battuti solo dal Manchester United senza dimenticare i cugini del City che nel 1968 soffiarono la vittoria proprio agli odiati rivali cittadini dopo aver rischiato la retrocessione nel '67.
In Francia l'unico miracolo è quello del Bordeaux, che nel 1950 approda in Ligue 1 e sbaraglia la concorrenza chiudendo al primo posto con ben sei lunghezze di vantaggio sul Lille ma merita una menzione particolare anche il Nantes, che nel 1963 chiude ottava la stagione del ritorno nella massima serie e poi infila due successi (nel '65 e nel '66) diventando una delle potenze del calcio transalpino e mietendo successi con una certa regolarità fino al 2001.
La Spagna, pur non avendo una vera e propria matricola terribile vanta un caso decisamente curioso: nel 1940 l'Atlético Madrid vinse la Liga davanti al Siviglia grazie al Real Oviedo. I madrileni, infatti, retrocessero nel 1936, ultimo campionato disputato prima dello stop imposto dalla guerra civile ma l'Oviedo si vide costretto a rinunciare all'iscrizione al campionato 1939-40 perché impegnato nella ricostruzione dello stadio, andato distrutto dai bombardamenti, permettendo così il ripescaggio dell'Atlético.
Da noi la musica è ben diversa ma le sorprese non mancano, a partire dal Vicenza, secondo nel '78 e trascinato dai gol di Paolo Rossi, passando per la Lazio terza nel '73 a due sole lunghezze dalla Juventus campione fino al Napoli, anche lui terzo sette anni prima ma distanziato di cinque punti dall'Inter. Notevoli, negli ultimi vent'anni, anche gli exploit di Parma e Torino, che nel '91 chiusero appaiate al quinto posto e col piazzamento Uefa, estromettendo dall'Europa la Juventus di Maifredi, del Chievo, che al debutto assoluto in Serie A nel 2002 mancò la qualificazione in Champions venendo superato dal Milan solo alla penultima giornata, del Palermo, che nel 2005 fece il suo grande ritorno nella massima serie centrando immediatamente l'Uefa davanti all'altra neopromossa siciliana, il Messina senza contare la Juventus, matricola atipica che nella passata stagione finì terza alle spalle di Roma e Inter. Infine, un'ultima curiosità: la Roma del primo scudetto detiene un piccolo record, quello del maggior miglioramento in classifica rispetto alla stagione precedente. La squadra di Masetti e Amadei terminò il campionato 1940-41 all'undicesimo posto, appena due punti sopra rispetto al Novara retrocesso per poi aggiudicarsi il tricolore il 4 maggio del 1942 davanti al Torino.