Approfondimenti 28/10/2021 13:41

Post Match - Buca d'angolo

pm cagliari roma

LAROMA24.IT (MIRKO BUSSI) - Nella ricerca di una capacità di sintesi necessaria a risolvere le situazioni più intricate, la Roma mostra di trovare affidabili scorciatoie nelle giocate da fermo. E Cagliari, trasferta che s'aggroviglia facilmente per dato storico e ancor di più quando finisci sotto nel punteggio al culmine di una settimana già intrecciatasi tra fatti di Conference League e seguenti, la soluzione può arrivare nelle famigerate palle inattive. In questa categoria la Roma, fin qui, ha accumulato 5 reti, sulle 18 complessive in Serie A, ma il numero non chiarisce la crescente pericolosità dei giallorossi nella specialità.

E' il secondo gol direttamente da calcio d'angolo, ancora firmato da Ibanez che aveva già trovato il varco giusto nel derby, ma già si erano segnalati per pericolosità nelle situazioni derivanti da tiri dalla bandierina sia Cristante che Zaniolo.

Alcune disposizioni offensive della Roma, infatti, sono ormai standardizzate: Cristante è l'assaltatore del primo palo, Zaniolo invece chiude, come si usa dire, il montante più lontano. Quello che cambia, in base alla disposizione avversaria o alla traiettoria, se è ad uscire come ieri o a rientrare, avendo entrambi gli specialisti della battuta (Pellegrini e Veretout) di piede destro.

Ieri, ad esempio, rispetto ad altre occasioni la Roma ha sfidato un castello difensivo a zona decisamente basso, quindi schiacciato verso la propria porta. Per questo, la strategia prevedeva tre calciatori, oltre a Ibanez anche Abraham e Mancini, in partenza da una posizione più arretrata. Il movimento di Felix era finalizzato a svuotare almeno un po' la zona del primo palo, dov'era pronto lo specialista Cristante, Zaniolo è situato nel quartiere del secondo palo mentre, alla battuta, Abraham e Mancini attaccavano direttamente il castello del Cagliari, così da costringerlo a rimanere schiacciato complicandone la lettura della traiettoria, ad uscire. L'incastro di movimenti ha creato una zona centrale, a circa 7 metri dalla porta, in cui Ibanez ha potuto innalzare tutti i propri centimetri e frustare il pallone verso il palo più lontano, nonostante la disperata opposizione di Bellanova, coi suoi 188 centimetri.

Un confronto con la rete realizzata nel derby, sempre sulle conseguenze di un calcio d'angolo, mostra la canonicità di alcuni posizionamenti (Cristante nella zona del primo palo, Zaniolo su quella del secondo) con Mancini a sfruttare l'arrivo in terzo tempo da dietro. Ma al tempo stesso anche le modifiche che vengono adottate in base alla traiettoria, stavolta a rientrare, e alla disposizione avversaria, con la Lazio che affolla meno l'area piccola. E, infatti, stavolta il mirino è nella zona del primo palo, dove Ibanez, di partenza al fianco di Reina, con Abraham dall'altro lato, che va a raddoppiare la presenza di Cristante per girare in porta il pallone. Anche qui, si nota come siano i "soliti" 5 (Cristante, Ibanez, Abraham, Mancini e Zaniolo, tutti abbondantemente sopra i 185 centimetri) ad essere incaricati di assaltare l'area di rigore avversaria sui calci d'angolo.