Approfondimenti 19/04/2021 13:59
Superlega: il precedente della Premier e le analogie con altri sport
LAROMA24.IT (Lorenzo Giannini) - Un terremoto che rischia di cambiare per sempre il mondo del calcio per come lo conosciamo. Nella notte è stata annunciata ufficialmente la nascita della Superlega, una nuova competizione europea che si pone l'obiettivo di creare un'alternativa a Champions League ed Europa League. L'idea è quella di una sorta di campionato ad invito organizzato da dodici club fondatori (Juventus, Milan, Inter, Manchester United, Liverpool, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Tottenham, Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid) e a cui si uniranno poi altri sette club, per un totale di venti squadre partecipanti. La Superlega dovrebbe essere composta da due gironi da dieci squadre l'uno che si daranno battaglia in turni infrasettimanali, così da non intralciare le gare dei propri campionati nazionali e prendere però il posto delle competizioni Uefa. Le prime tre classificate di ogni girone andranno ai quarti di finale, mentre la quarta e la quinta classificata dovranno effettuare uno spareggio per accedere alla fase eliminatoria. Alla base di questa proposta ci sono ovviamente motivi economici, visto sia l'indebitamento di alcuni club fondatori che la possibilità di incassare miliardi di euro per ogni partecipante. Il colosso finanziario statunitense JP Morgan ha infatti già annunciato che finanzierà la competizione, garantendo sin dal primo anno investimenti per circa 3,5 miliardi di euro da spartire tra i soci fondatori. Ma da dove nasce la Superlega e, soprattutto, quali sono i precedenti nel mondo del calcio? Esistono esempi anche in altri sport?
PRECEDENTI NEL MONDO DEL CALCIO - I club fondatori hanno probabilmente fatto tesoro del grande precedente della Premier League, il che potrebbe spiegare la presenza di ben sei club inglesi all'interno del board promotore della competizione. Il massimo campionato inglese per come lo conosciamo oggi nasce nel 1992 con alla base, anche in questo caso, grandi motivazioni economiche. Le squadre che facevano parte della First Division scelsero di staccarsi dalla propria lega e dalla Football Association per poter contrattare autonomamente e incassare maggiori profitti dai diritti televisivi e dalle sponsorizzazioni.
I 22 club che presero parte a questa scissione alla fine riuscirono a mediare con i due enti sopracitati, ma oltre a creare un nuovo campionato riuscirono a modificare in maniera radicale anche la Lega. La Premier League oggi infatti rientra ancora all'interno della Football Association, ma per la gestione dei campionati minori è stata creata appositamente la English Football League (EFL). Questo cambio di passo ha permesso negli anni a seguire ai club del massimo campionato inglese di crescere soprattutto in ambito internazionale, incassando sul piano economico cifre che mai avrebbero potuto ottenere con la precedente struttura. Esiste dunque la possibilità che i fondatori della Superlega vogliano solo far pressione sulle alte sfere della Uefa per produrre cambiamenti radicali nel sistema. Eppure l'idea di creare un campionato a inviti non è una novità.
LA SUPERLEGA NEL TEMPO - La Superlega infatti non sembra essere un progetto nuovo, ideato nell'ultimo periodo. Tralasciando il precedente che riguardano il mondo inglese, nel corso dell'ultimo trentennio ci sono state altre possibilità di avere una simile competizione. La prima volta che si sente parlare di Superlega, o comunque di una competizione che accogliesse le più grandi squadre del tempo, è nel 1998. In quell'anno sono quattordici i club che in base alla propria storia e al ranking nelle competizioni internazionali ipotizzano di creare un campionato a parte. Le squadre appartenevano a otto differenti campionati ed erano Juventus, Milan, Inter, Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Psg, OM, Real Madrid, Barcellona, Ajax, Panathinaikos, Benfica, Anderlecht.
I club scissionisti non volevano davvero fondare una Superlega, ma costringere la Uefa a trattare con loro per la revisione della massima competizione europea, la Champions League. Sarà proprio in quell'occasione che la Coppa dei Campioni verrà riformata arrivando a contenere 32 squadre, oltre a veder modificati alcuni importanti aspetti sul piano economico. Le similitudini di quanto detto con le notizie delle ultime ore sono ovviamente molte, ultima della quali il fatto che la Uefa abbia votato nella giornata di oggi il passaggio della Champions League da 32 a 36 squadre. Nel tempo però ci sono state altre due occasioni in cui si era parlato di Superlega, o di possibilità di creare un campionato ad invito, ed erano il 2003 e il 2009. In entrambe le occasioni ovviamente il tutto si era risolto in un nulla di fatto.