Approfondimenti 15/04/2020 22:43
Campionati fermati dal coronavirus: le ipotesi di ripresa e conclusione dei massimi tornei europei
LAROMA24.IT (Lorenzo Giannini) – L’emergenza coronavirus ha messo in crisi ogni settore dell’economia mondiale, compreso il mondo dello sport. I massimi campionati europei in queste settimane sono stati costretti a fermare ogni attività, ma la sensazione è quella di voler riprendere a giocare per completare la stagione. La mancata conclusione delle varie competizioni comporterebbe dei pesanti problemi economici a ogni società e, anche per questo motivo, la priorità adesso sembra essere quella di individuare delle date in cui poter far tornare i giocatori in campo.
In questo contesto cerca di trovare soluzioni anche la UEFA, che ha espresso la volontà di portare a termine la Champions League e l’Europa League, anche a costo di cambiare le modalità di svolgimento della fase finale dei tornei. Tutto questo però non sarà possibile se la salute dei giocatori e degli staff non sarà totalmente al sicuro. Proprio per questo motivo ogni paese sta cercando di individuare una data per ripartire, che sarà poi successivamente comunicata alla UEFA in modo da poter organizzare le restanti partite di coppa. Di seguito abbiamo cercato di fare il punto della situazione.
ITALIA – Il dibattito sulla ripartenza della Serie A nel nostro paese sta spaccando a metà l’opinione pubblica. I vertici della FIGC, insieme a molti presidenti di squadre di A, hanno espresso in più occasioni la volontà di terminare la stagione a ogni costo. Dall’altro lato però troviamo molte voci contrarie sia nello sport, come Cellino e Ferrero che hanno chiesto a gran voce di non rischiare e concludere qui la competizione, sia nella politica. È proprio su questo fronte che si registra la maggior opposizione alla ripresa di ogni competizione.
Nella giornata di ieri la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, ha espresso il proprio parere negativo sulla possibilità di riprendere anche solo gli allenamenti nel breve periodo. “Vedo molto difficile la riapertura per il calcio e non vedo questo dibattito come prioritario: penso si possa rinunciare per un altro mese". Simile è stato il pensiero del direttore del dipartimento di Malattie infettive dell'Iss, Gianni Rezza: “Se dovessi dare un parere tecnico non lo darei favorevole e credo che il Comitato tecnico scientifico sia d'accordo. Poi sarà la politica a decidere. Il calcio è uno sport che implica un contatto e quindi un certo rischio di trasmissione”. Concludendo con una battuta sulla propria fede calcistica: “Da romanista manderei tutto a monte”. A queste dichiarazioni sono arrivate rapidamente le risposte stizzite del portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, che da tempo si sta battendo, senza non poche polemiche, per far in modo che il campionato riparta. “Le parole di Rezza? Alle volte il tifo colpisce anche gli scienziati e dà alla testa... Scienziati che sarebbero molto più utili se invece di occuparsi di queste cose trovassero un modo per fronteggiare efficacemente il virus". Insomma una situazione che sicuramente continuerà nelle prossime settimane a generare polemiche.
Cercando di fare alcune ipotesi per la ripartenza però, nella speranza che davvero si possa tornare a giocare, l’ultimo decreto emesso dal Governo non consente di poter svolgere alcun tipo di attività almeno fino al 3 maggio. In questo modo, se il numero dei contagi dovesse continuare a diminuire consentendo alle società di poter tornare a lavorare con i propri tesserati, la data per riprendere gli allenamenti dovrebbe essere quella del 4 maggio. Da questo momento dovrebbe essere concesso almeno un mese alle squadre per ritrovare la forma fisica. Per completare la stagione mancano dodici giornate, più le tre partite della 25a che probabilmente saranno le prime a esser recuperate. In questo modo ipotizzando di rivedere in campo le squadre per il primo fine settimana di giugno, 6-7, e giocando una partita ogni tre giorni la Serie A potrebbe terminare intorno alla metà di luglio. In questo modo la Roma, come le altre squadre ancora in corsa in Europa, avrebbero modo di concentrarsi sulle rimanenti partite di Champions League e di Europa League, delle quali si attende ancora di conoscere il futuro.
GERMANIA – La Bundesliga potrebbe essere il primo dei massimi campionati europei a poter ripartire, rigorosamente a porte chiuse ovviamente. In Germania il torneo è fermo fino al 30 aprile, ma le squadre hanno comunque continuato ad allenarsi nei propri centri sportivi, rispettando le distanze e elaborando strategie per non avere contatti all’interno della struttura. Questo permetterebbe alle società tedesche di poter tornare in campo molto prima degli altri, al punto che la DFL, Deutsche Fußball Liga, starebbe valutando di riprendere già a inizio maggio. Sono solo nove le giornate mancanti, più una partita della 24a da recuperare, che permetterebbero così alla Bundesliga di concludere la stagione 2019/2020 il 31 maggio, se si scendesse in campo una volta ogni tre giorni, oppure il 28 giugno, se le squadre giocassero normalmente solo nei fine settimana.
FRANCIA – La situazione in Ligue 1 non è delle migliori. In questi giorni infatti mentre prosegue lo scontro sui diritti televisivi tra la Lega e Canal Plus, le squadre attendono di conoscere quale sarà il da farsi per poter concludere la stagione. Stando a quanto riportato da L'Equipe, l’idea sarebbe quella di rimandare le squadre in campo a maggio per riprendere gli allenamenti e seguire l’evolversi dell’emergenza sanitaria. Questa ipotesi di ripresa sembra venir confermata, indirettamente, anche dal Presidente Macron che due giorni fa ha annunciato di voler riaprire progressivamente ogni attività del paese, fino a riportare gli studenti nelle strutture scolastiche l’11 maggio.
Se tutto dovesse procedere per il meglio e seguendo questo programma di riapertura, verrà decisa una data per la ripresa del campionato che si aggira tra il 3 e il 17 giugno. Per concludere la stagione mancano ancora dieci giornate, più la partita della 28° giornata tra Strasburgo e PSG. In questo modo la Ligue 1 potrebbe essere conclusa in una data che va dal 5 al 19 luglio, se si decidesse di giocare, come sembra, una partita ogni tre giorni.
INGHILTERRA – La Premier League è ferma da inizio marzo e il paese, a differenza delle altre nazioni europee, è stato costretto a fronteggiare la pandemia quasi per ultimo. Tutto questo parlando in termini calcistici comporterà che qualora il massimo campionato inglese dovesse riprendere sarà uno degli ultimi a farlo. Per completare la stagione mancano ancora nove match più due partite della 28° giornata. L’idea trapelata attraverso alcuni media britannici parlerebbe della possibilità di far giocare ogni partita rimanente a Wembley a porte chiuse, riprendendo la stagione non prima della fine di giugno. I vertici della Premier League non hanno mai parlato di una data precisa, ma sembra che la volontà sia quella di poter terminare la stagione per la fine di luglio.
SPAGNA – La Liga ha interrotto ogni attività nella prima metà di marzo, e ora aspetta di conoscere quali saranno le decisioni prese dal governo spagnolo sulle quali poter organizzare la ripresa. Le squadre dovrebbero tornare ad allenarsi nei propri centri sportivi a inizio maggio, come in Italia, ma per rivedere disputare partite di campionato bisognerà attendere giugno. Al termine della stagione mancano undici partite e le ipotesi di ripresa sembrano essere due: ricominciare il 6 giugno, ipotesi però che non sembra essere confermata, e quindi terminare intorno all’8 luglio; altrimenti l’idea più realistica è di ricominciare il 17 giugno, giocando così l’ultima giornata della Liga il 22 luglio.
COMPETIZIONI UEFA – Il massimo organo delle competizioni europee ha espresso più volte la propria posizione in merito al portare a termine la stagione. Champions League ed Europa League vanno terminate, a costo di cambiare format per le fasi finali e giocare le rimanenti partite in estate e a ridosso della prossima stagione. Aleksander Čeferin, presidente della UEFA, prima di ipotizzare qualunque data per la ripresa delle competizioni ha però deciso di dare la precedenza ai vari campionati nazionali. Quindi solo quando tutti i vari tornei europei saranno terminati sarà possibile riprendere. In questa ottica la Roma di Fonseca si prepara a vivere un’estate molto movimentata. Prima si dovrà portare a termine la Serie A, con partite molto ravvicinate e poco tempo per recuperare tra una gara e l’altra; successivamente si tornerà, non si sa bene in quali condizioni, a giocare l’Europa League. Tecnicamente i giallorossi si troverebbero ad affrontare il Siviglia negli ottavi di finale della competizione, ma l’incertezza di questi giorni non permette di fare calcoli precisi. L’unica certezza è quella della sicurezza, se infatti non sarà garantita la salute degli atleti allora non si tornerà a giocare.