Approfondimenti 22/05/2018 19:33
Fattori di crescita: 5° podio consecutivo per la Roma. Non era mai accaduto nella storia
LAROMA24.IT (Mirko Bussi) – “Il percorso di crescita”. E’ questa, forse, una delle frasi stirate a leit motiv degli ultimi anni ma, al contrario della sorte meschina che spesso inguaia i luoghi comuni, stavolta la locuzione ha preso corpo. Con il successo di Sassuolo, ma anche senza visto quanto andato in scena all’Olimpico, la Roma si è guadagnata un posto sul podio del campionato. Ed è la quinta volta consecutiva dopo il 2° posto dello scorso anno, il precedente 3° posto e gli altri due piazzamenti alle spalle della Juventus ottenuti con Rudi Garcia.
La Roma, insomma, ha ottenuto la card per l’élite della Serie A, magra consolazione vista l’assenza di trofei ma qualcosa che non appartiene alla storia romanista: mai era successo che il club giallorosso si ripetesse con tanta continuità nei posti più alti della classifica. Una crescita, finalmente, che pare più scritta nei nuovi codici genetici romanisti che all’avvento di un tecnico o di una particolare congiuntura: a comporre il record di podi, appunto, sono stati 3 allenatori differenti, a testimoniare che la stabilità giallorossa non è più così strettamente legata ad interventi esterni.
Gli ultimi 3 podi consecutivi, infatti, appartengono all’epoca dello Spalletti I che tra il 2005/06 e il 2007/08 chiuse sempre secondo, con il primo decretato dalle sentenze di calciopoli. Anche ai tempi del 3° scudetto l’andamento giallorosso fu altalenante: dal 6° posto alla festa tricolore, quindi secondi, poi giù fino all’8a posizione per risalire al 2° posto. Il tratto più lungo nei piani alti del campionato è stato vissuto ad inizio degli anni ’80 quando la Roma di Liedholm arrivò seconda, poi terza, quindi prima e di nuovo seconda prima di riscendere al 7° posto. Certo, qui si alzarono anche due volte la Coppa Italia oltre a riportare lo scudetto dopo più di 40 anni e a vivere una finale di Coppa dei Campioni. Ma per arrivare in vetta bisogna iniziare a scalare, sperando che il “percorso di crescita” conduca allo scrigno dove ormai 10 anni fa è stata depositata la chiave della bacheca.