LAROMA24.IT (Gabriele Conflitti) - Fra le squadre che maggiormente hanno convinto nel corso della fase a gironi di Euro 2016 c'è sicuramente la Croazia. La nazionale guidata da Ante Čačić si è aggiudicata il primo posto nel girone D con 7 punti e ha interrotto la striscia senza sconfitte agli Europei della Spagna che resisteva dall'edizione 2008. Oltre ai big come Mario Mandzukic, Luka Modric, Ivan Perisic e Ivan Rakitic a mettersi in evidenza sono stati alcuni giovani profili molto interessanti; uno di questi, Marko Pjaca, ha affascinato molti club in giro per il vecchio continente, fra cui la Roma di Luciano Spalletti.

LA STORIA - Classe 1995, Pjaca nasce e cresce calcisticamente e non solo a Zagabria, entrando fin da piccolo nelle giovanili della Dinamo Zagabria, storico club croato e fra i più titolati del paese. I Modri non restano però impressionati dalle sue qualità, al punto da cederlo alle giovanili della NK Zet: la sua esperienza con la Primavera dello Zet dura solo un anno, alla fine del quale Pjaca passa alla Lokomotiv Zagabria. Coi Lokosi muove i suoi primi passi nel mondo del calcio professionistico, esordendo in prima squadra nel 2011 e ritagliandosi uno spazio sempre più importante nelle tre stagioni trascorse in biancoblu: questo attira nuovamente le attenzioni della Dinamo Zagabria, che lo ricompra nell'estate del 2014 per appena un milione di euro. Il ritorno alla Dinamo sancisce la sua esplosione definitiva: in due anni colleziona 90 presenze condite da 26 reti fra campionato, coppa nazionale e Champions League, conquistando due campionati croati e due coppe di Croazia consecutive dal 2014 al 2016.
Dopo aver percorso tutta la trafila delle giovanili, nel giugno del 2014 fa anche il suo esordio con la nazionale maggiore, segnando la sua prima e fin qui unica rete nel match contro San Marino a settembre dello stesso anno: le due stagioni ad alto livello con la Dinamo Zagabria gli valgono alla fine la convocazione ad Euro 2016.

CARATTERISTICHE - Un fisico possente (186 cm per 81 kg) unito ad una tecnica individuale sopraffina fanno di Pjaca un'ala sinistra molto versatile, in grado di ricoprire lo stesso ruolo anche sulla fascia opposta. La velocità e la raffinatezza del piede destro gli permettono inoltre di agire da seconda punta, come dimostrato con ottimi risultati nelle partite di Euro 2016 disputate con la Croazia.
Essendo un giocatore d'attacco, Pjaca predilige cercare la soluzione personale dopo aver lasciato sul posto gli avversari con il dribbling, vero asso nella manica del croato; questa propensione all'attacco è però supportata da una buona quantità di assist forniti per i compagni tramite cross e passaggi tra le linee perfettamente calibrati dalla precisione del suo piede destro.