La penna degli Altri 03/03/2019 13:32

L’imbarazzante notte dei fantasmi vestiti di giallo e rosso

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IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Doveva essere il derby di , a secco all’Olimpico in campionato dal 28 aprile dello scorso anno; poteva essere il derby del talentuoso Zaniolo, debuttante nella stracittadina romana dopo aver accumulato minuti e applausi; sperava, il tifoso della Roma, che potesse essere il derby di , capitano ferito, acciaccato ma ancora con la bandiera tra le mani; confidava, il vecchio lupo di Testaccio, di salutare con gli occhi umidi una giocata a colori di o un altro colpo di tacco da maestro di Pellegrini invece è stato il derby dei fantasmi. Quelli vestiti con la maglia rossa e gialla, giocatori che c’erano ma non si sono visti. La Lazio ha vinto il derby, la Roma non ha fatto nulla per non perderlo.

INQUIETANTI E SENZA CUORE La Roma ha avuto un approccio imbarazzante con la partita, in avvio è stata presa a pallonate dalla Lazio in ogni angolo del campo e il gol di Caicedo è arrivato quasi come una (il)logica conseguenza dell’assenza in campo della squadra guidata da . Una Roma nella sua peggior veste, peraltro già vista in molte (troppe) precedenti occasioni, incapace di mettere in fila due passaggi e di difendere come imponeva il copione. Gruppo moscio, quello giallorosso; imbambolato, bloccato, lento, macchinoso e costantemente in ritardo sui palloni decisivi. Il motivo? Lo sanno solo loro, cioè i protagonisti (protagonisti?) che erano in campo. E in panchina. Reparti slegati, approssimazione tecnica e pochezza tattica con continui rischi nella fase di rifinitura laziale. Rari segnali di risveglio, a seguire, nonostante il cambio di modulo. Una prestazione modesta sul piano tecnico e ancora meno buona sotto l’aspetto temperamentale. Alla faccia di tutte le succose ipotesi legate alla classifica, dopo il tonfo dell’ a Cagliari. Ciò che stupisce, e in maniera davvero negativa, è la mancanza di personalità che la Roma ha mostrato non solo nella prima frazione di gara. Possibile che neppure il richiamo del derby sia riuscito a smuovere le coscienze (professionali) del gruppo di EDF? Si è avuta la conferma che la Roma quando gioca male non usa mezzi termini e gioca male male. Possibile? Tutto normale? No. Assolutamente no. Nel secondo tempo si è avuta la breve sensazione che la squadra giallorossa potesse fare qualcosa di più concreto, ha avuto un’occasionissima per pareggiare poi, subito dopo, è arrivato il gol di Immobile su calcio di rigore, complice la solita indecisione (eufemismo...) di , e la partita si è chiusa lì, ben prima della rete di Cataldi. Dopo la vergognosa eliminazione dalla Coppa Italia, un’altra “impresa” che non dovrà essere dimenticata quando, a fine stagione, si andranno a fare i conti. La Roma non solo ha perso il derby, e la faccia, ma soprattutto ha sprecato l’occasione di avvicinarsi alla zona , il suo triste obiettivo stagionale.

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