La penna degli Altri 21/10/2018 16:36

IL PUNTO DELLA DOMENICA - CARMELLINI: "Roma sparita" - CAGNUCCI: "Ricaduta inaccettabile" - DOTTO: "Serve la rivoluzione"

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E' di nuovo crisi. La Roma non esce dal tunnel ed esce sconfitta dal confronto con la Spal, all'alba di un ciclo difficile di partite. Ora ci sarà la , ma la squadra giallorossa sembra ripiombata nel caso di un mese fa, dopo la sconfitta di . Prospettive che alimentano i giudizi negativi su squadra, società e allenatore.

Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.


GAZZETTA DELLO SPORT (L. CALAMAI)

Lascia disorientati la prova della Roma. parla di difetti di gioventù. E questo è sicuramente un aspetto della disfatta contro la Spal. Ma come giustificare la mancanza di idee, di gambe e anche di cuore? Come spiegare il gesto di Pastore che, nei minuti finali, dopo aver perso un pallone sanguinoso si è fermato a guardare la ripartenza degli avversari? La Roma non raccoglieva così pochi punti in avvio di campionato dalla stagione 2012-13. Chiuso al sesto posto. Anche dalle statistiche arriva un campanello d’allarme in chiave qualificazione . Che resta l’obiettivo minimo. La prossima sfida europea contro il Cska Mosca è già un passaggio molto delicato per e i suoi allievi. La crisi dei giallorossi regala una motivazione in più a e Milan.



IL TEMPO (T. CARMELLINI)

Il mese di ferro della Roma, quello che dovrà decidere molto se non tutto della stagione giallorossa, si apre (o sarebbe meglio dire si chiude) nel peggiore dei modi. La squadra di esce dall’Olimpico sconfitta e tra i fischi (giustissimi) contro la Spal che aveva fatto zero punti nelle ultime quattro partite di campionato. Un disastro concretizzatosi esattamente come già successo in passato, con la sensazione di avere, almeno fino a un certo punto, la partita in mano: dominio del gioco e del campo, ma senza aver mai la capacità di concretizzare. Cosa che è riuscita invece benissimo alla Spal: due tiri in porta due gol (uno su rigore), con Olsen (migliore in campo dei suoi) che nel finale ha dovuto fare gli straordinari affinché non finisse anche peggio.

Male tutti e non tanto dal punto di vista del gioco che seppur a sprazzi si sarebbe anche visto, ma da quello della personalità: un disastro. Se a questa squadra già con i punti di riferimento ridotti al minimo, togli anche Capitan , Kolarov e (i primi due fermi per problemi fisici, il terzo spedito in panchina per fare ) la frittata è fatta.

Perché' sì Pellegrini (Lorenzo, che ieri ha colpito il 6° palo giallorosso della stagione) è probabilmente il centrocampista del futuro, cosi come Under uno dei prospetti più interessanti della serie A e Luca Pellegrini potrà un giorno prendere il posto in pianta stabile di Kolarov, ma al momento tutti insieme non fanno una squadra: o almeno questo è quello che stanno dicendo partite come quella, imbarazzante, di ieri pomeriggio all'Olimpico. E contro la Spal che ha usufruito del bonus giallorosso: non vinceva una partita in trasferta con due gol di scarto dal 1965 (guarda caso sempre con la Roma e ad allenare quella formazione era il nonno di Petagna: è tutto vero). Succede il patatrac tanto più se, i pochi «vecchi» o comunque giocatori di «spessore», quelli che dovrebbero aiutare i giovani a stare in campo, motivarli e dargli sicurezza, vedi e , escono con i voti peggiori sulle pagelle dei giornali. Il bomber bosniaco sembra quello opaco e improduttivo della prima stagione romanista, quest'anno non ne ha ancora giocata una decente: o comunque all'altezza di quelle della scorsa stagione. E i nuovi innesti a centrocampo faticano ad entrare nel meccanismo: ieri ancora male Cristante, Nzonzi non ha certo fatto la differenza contro il centrocampo della Spal.

Il bilancio quindi diventa devastante: quarta sconfitta stagionale, dodicesimo gol subito in campionato (due più della stessa Spal) da una difesa che lo scorso anno era uno dei punti di forza dei giallorossi. E l’Olimpico non riesce ancora a fare la differenza: anzi probabilmente un altro segnale che non si può più trascurare sempre in riferimento al discorso della personalità. Dulcis in fundo il tecnico: stima invariata, ma ancora una volta sotto pressione ha sbagliato. Se due indizi fanno una prova... Martedì contro il Cska in e ancora all’Olimpico, servirà tutta un’altra Roma.



IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI)

Il sapore della ricaduta, l’inaccettabile sapore della ricaduta, l’inaccettabile ricaduta. Forse il primo errore è stato non capire che tra tutte le sei partite chela Roma avrebbe dovuto giocare da ieri fino alla prossima sosta la più importante era proprio questa: ora visto quanto fa male e come stiamo forse si capisce. Ma si capisce dopo, come i ragazzini che realizzano solo dopo aver sbagliato, che poi risbagliano subito, cioè proprio come i ragazzini e basta. Questa Roma ha ancora paura del buio. Questa con la Spal valeva doppio perché era una specie di banco di prova. Gli scricchìolii del secondo tempo di Empoli potevano ancora leggersi come stanchezza, cinismo e cazzate varie, invece erano scricchiolii di un solaio vuoto, di una casa che ancora non sta in piedi: la Roma oggi è più simile a quella di , Chievo eccetera, che a quella del derby. L’ultima rimonta in corsa della Roma è datata 3 marzo2018, probabilmente perché Under riuscì a pareggiare quasi all’istante lo svantaggio al San Paolo col , poi la Roma preso uno schiaffo non ha mai saputo trasformarlo in una carezza per i tifosi. E non ne possiamo più di questa fragilità d’animo senza motivo e a cui trovare nessun senso, perché un senso non ce l’ha e basta.


CORRIERE DELLO SPORT (G. DOTTO)

L'inguardabile (nel senso che non c'era nulla da guardare) molle Roma di ieri, arresa al di qua di ogni decenza, è pietra tombale sul campionato. La Roma paga un mercato disastroso in uscita e in entrata. Una società che fa trading spericolato, fin qui tenuta in piedi dalle acrobazie di . Le qualità di Monchi restano al momento un mistero declinato al passato.

L'autocritica non è mai stata una virtù a Trigoria. L'arroganza piuttosto, l'attitudine a considerare lesiva di non si si sa quale mesta qualunque sguardo che sceglie di raccontare quello che vede. C'è bisogno d'altro? Vi fidate dei risultati? Lo 0-2 di ieri stronca questa dirigenza più di ogni altra stroncatura possa mai uscire da bocca o tastiere avverse. ? Il suo torno è solo uno, essere stato sistemato al centro di un caos più grande di lui. Mercato di riparazione? Qui occorre un mercato di rivoluzione.


LA STAMPA (G. GARANZINI)

Una Roma sconclusionata di suo e in più tradita dall'inaccettabile supponenza di , in area altrui ma anche nella propria, sul 2-0 di Bonifazi. Non parliamo di Pastore, che continua a passeggiare all’Olimpico come al Pincio, e del vuoto lasciato da un combattente e reduce come

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