La penna degli Altri 23/09/2018 13:58

Roma, turn over alla bolognese

AS Roma, utima sessione di allenamento prima della partenza per Bologna

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - L’esame in Emilia è già da dentro o fuori. Per la Roma e ovviamente per : mai così uniti, i giocatori e l’allenatore, nell'insolito destino. È solo l’alba della stagione, 4 partite di campionato e la mission impossible di in , ma c’è subito il rischio di comprometterla. I risultati,come sempre, incidono sui giudizi. E, al momento, sono incontestabili: 2 punti nelle ultime 4 gare, l’unico successo lontano un mese e 10 reti prese in 5 match. Il rendimento è scadente e la svolta di conseguenza obbligata: metà delle formazioni della serie A viaggia a una velocità superiore. La tappa al Dall’Ara, in questo senso, diventa pericolosa proprio perché sembra dall'esito scontato: il di Filippo Inzaghi, a digiuno di gol e di vittorie, è come se fosse ultimo in classifica, avendo raccolto appena 1 punto (il Chievo ne ha conquistati 2 ma deve azzerare la penalizzazione di 3). I giallorossi di questi tempi non danno però garanzie. Senza anima e gioco, sono chiamati alla riabilitazione immediata per non far precipitare la situazione.

ROTAZIONE ANNUNCIATA , cucinando parole per ogni palato, non nasconde il momento no. Attualmente alla Roma manca tutto o quasi: l’identità, la condizione atletica, l’attenzione, l’organizzazione e il carattere. Testa e gambe, quindi. La rivoluzione estiva di Monchi ha determinato la falsa partenza. Accade spesso quando si riparte con giocatori nuovi in ogni reparto e si cede più di un titolare. I giallorossi non sono più gli stessi: negli interpreti e nei comportamenti. E l’allenatore, cambiando spesso la formazione e il sistema di gioco, fatica nella gestione del gruppo. Si ritrova davanti, ogni giorno, gli scontenti, gli svogliati e i distratti: lui ci avrà pure messo del suo, ma i giocatori non stanno collaborando come dovrebbero. L’esclusione di Karsdorp per scelta tecnica ne è la conferma. Spetta, dunque, ai calciatori, andare incontro alle esigenze del tecnico, supportandolo e ascoltandolo in questo periodo complicato. Da a almeno 5 le novità nel per il che è sempre necessario nel 3° match in 8 giorni: Marcano da terzino sinistro in difesa, Cristante e Pellegrini intermedi a centrocampo, Kluivert e sulle fasce in attacco. E Schick, al fotofinish, può sorpassare . Torna a disposizione Pastore, pronto a entrare in corsa. La giostra dei cambi riparte pure per la full immersion che prosegue nella prossima settimana: mercoledì il all'Olimpico, sabato la Lazio. Gli Inzaghi aprono e chiudono i 7 giorni, da Filippo a Simone.

DOPPIA ESCLUSIONE Nella lista dei 23 convocati non c’è, insomma, Karsdorp, già mandato in tribuna a . E nemmeno Coric, rimasto di nuovo nella Capitale dopo essere stato escluso per la trasferta in Spagna. , senza dover per forza alzare la voce nello spogliatoio, invia dunque l’ennesimo messaggio ai giovani del gruppo. Chiede loro più impegno e maggiore attenzione nel lavoro quotidiano. Nessuna lite, ma semplice chiarimento (avvertimento) ad personam per il terzino, spesso poco applicato nell'addestramento e spesso distratto in partita. Ne ha preso atto, e non è un inedito (accadde anche sul finire della stagione scorsa), l’allenatore. E conta solo il suo giudizio. Non c’è da essere sorpresi da questa nuova bocciatura (2° match di fila): sbagliato l’approccio di Karsdorp contro il Chievo. E sul centrocampista, un po’ indietro rispetto ai compagni, il discorso è simile: chi non si allena bene, sta fuori. Dalla convocazione e quindi dal campo.

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