La penna degli Altri 13/12/2017 17:12

Lazio, Diaconale: "Denunciare non basta, dobbiamo farci sentire"

prima tempo diaconale

IL TEMPO - Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio, è tornato a parlare degli episodi della sfida con il Torino di lunedì scorso con una lettera pubblicata in prima pagina dal quotidiano romano. Queste le sue parole:

“Un errore con la Roma, un errore con la , un errore con la Samp, un doppio errore con il Torino. Quando gli errori diventano una catena continua scatta il diritto al sospetto. Che non è piagnisteo, complottismo o alibi per le proprie carenze ma la legittima richiesta di un campionato regolare, trasparente, corretto e non lo strumento per colpire chi non fa parte del coro. Parlo di Lazio? Certo. E la butto in politica calcistica? Ovviamente. Perché ho troppa esperienza per non dare ragione al Cardinal Bellarmino, quando diceva che a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Ma non ci si può accontentare di denunciare la sequela di arbitraggi sbagliati che hanno colpito la squadra biancoceleste nelle ultime settimane. Perché la denuncia, anche se alimentata dal timore che ci sia in atto un’operazione diretta ad impedire alla Lazio di occupare stabilmente i piani alti del campionato di serie A, diventa sterile se non produce effetti concreti”.

“La catena di episodi inquietanti avvenuti ai danni della squadra ha suscitato una reazione non solo di indignazione ma anche di sfiducia dei tifosi laziali sulla correttezza della competizione in corso. Quando da alcune parti si chiede alla Società il gesto estremo di ritirare la squadra sostituendola con quella della Primavera vuol dire che la credibilità del campionato è scesa sotto il livello di guardia. Bisogna riconquistare questa credibilità e ridare serenità ad una comunità che domenica, a dispetto delle provocazioni, ha offerto una prova di grande responsabilità. La Lazio è pronta a fare la sua parte dimostrando che la squadra ha le qualità tecniche, morali e fisiche per superare ogni tipo di avversità e continuare a puntare ai massimi traguardi. La speranza è che anche le altre componenti del sistema-calcio facciano la loro parte per ricostruire la fiducia incrinata da troppi errori e da qualche malafede di troppo!”

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