In The Box 05/04/2019 19:35

Le piccole grandi cose

ranieri zaniolo

LR24 (AUGUSTO CIARDI) - I dettagli non ti fanno arrivare al traguardo ma agevolano il percorso. Se la strategia stagionale risulta sbagliata, la cura dei dettagli permette di rimediare a situazioni che in un clima da tregenda possono rendere l’aria irrespirabile. La Roma numericamente offre un meno completo alla voce organigramma societario. Presidente (), vice presidente esecutivo (), amministratore delegato (Fienga), direttore sportivo (Massara), dirigente senza carica specifica (), allenatore (); più o meno fuori menù consiglieri-consulenti-uomini di fiducia (Zecca, Baldini) e tesserati con vista cariche dirigenziali (Balzaretti). Ma dialetticamente i dettagli vengono troppo spesso dimenticati, permettendo a chiunque di entrare in presunte piaghe per infilarci il coltello.

va in conferenza stampa e oltre a leggere il bollettino di guerra (nell’organigramma attuale non c’è più chi involontariamente non ha impedito l’emorragia di polpacci e flessori), è costretto a fare ciò che in passato è stato chiesto anche a e : curare dettagli che non rientrano nelle competenze dell’allenatore. Il brutalmente onesto ammette i propri errori (“ho sbagliato a non sostituire , come fanno i tecnici che non pensano soltanto al proprio ego scaricando le responsabilità, in pubblico sui calciatori e off record sul club) ed è costretto a demolire un grattacielo costruito sul nulla ma che in quarantotto ore ha mandato in tilt l’opinione pubblica.

Il giovane Zaniolo dall’alto della sua ingenuità ha coniugato al futuro il verbo vedere alla domanda, legittima, sul contratto da adeguare. Apriti cielo. Zaniolo prende le distanze dalla Roma, il prezzo di Zaniolo, le offerte per Zaniolo, l’addio di Zaniolo, Zaniolo y Zidane, Zaniolo nel tridente con Cristiano Ronaldo e Kean, Zaniolo torna all’, Zaniolo contro Maciste. Zaniolo. Zaniolo, Zaniolo, Zaniolo.

Si obietterà: in questo caso, non esistendo il caso, non servono prese di posizione di un club. Obiezione respinta: la stagione è sballata, se un cerino ancora caldo può incendiare gli animi, se un club è ancora, purtroppo, meno importante del calciatore più importante, è necessario intervenire. E qui entra in ballo anche . Da un anno e mezzo ci si interroga sul suo ruolo. In attesa di saperlo, fra la smania di vederlo plenipotenziario e la paura che si stanchi di stare apparentemente in una zona d’ombra, in presenza di situazioni mediaticamente scomode, servirebbe a spazzare via il nulla, che nulla non è. a diciannove anni, timido e schivo, aveva difficoltà a parlare davanti a una telecamera. Fu involontariamente ispiratore di una sgradevole macchietta-caricatura che lo fece arrabbiare assai.

Oggi, maturo, davanti alla telecamera gioca e quando vuole è lui che rende macchietta-caricatura i suoi interlocutori. Pensate se ieri fosse intervenuto, magari semplicemente tramite , sulla vicenda-non vicenda che riguarda Zaniolo. Mettendo fine con una battuta alle fantasie più spinte di chi già immagina il ragazzino in tandem con l’amico Kean e al servizio di sua maestà Cristiano Ronaldo. A volte i dettagli cambiano la vita. O quantomeno rendono l’aria più respirabile quando sei in apnea.

In the box - @augustociardi

Clicky