Interviste AS Roma 15/03/2018 20:21

ALISSON: "Di Francesco ha la mia stessa voglia di vincere, punto a diventare uno dei più grandi" (FOTO)

AS Roma v Shakhtar Donetsk - UEFA Champions League Round of 16: Second Leg

UNDICI - E' arrivato a Roma un anno fa ed e' gia' uno dei portieri piu' affidabili al mondo: , numero uno dei giallorossi e della Nazionale brasiliana, e' il nuovo volto di copertina della rivista bimestrale, in edicola da domani con una veste grafica completamente rinnovata, a cui ha concesso un'intervista esclusiva.

Il romanista sta vivendo una stagione da protagonista, dopo un primo anno di apprendistato con in panchina: "E' stato un anno di attesa, mi aspettavo di giocare di più ma non ho mollato in nessun momento, mi sono allenato forte. Da ho anche imparato a guardare la giocata prima di ricevere il pallone, quindi a giocare meglio con i piedi. Così so già cosa farò". Oggi si e' guadagnato il posto da titolare con allenatore: " e' un uomo intelligente e ha molta voglia di vincere, come me. E' una virtùche mi piace, sono contento che il nostro capo sia quello che vuole vincere più di tutti".

Sul ruolo di , dice che "è un ruolo che attrae quelli bravi", e spiega come si fa a interpretarlo in maniera moderna: "Un per essere moderno deve avere personalità, posizionamento, concentrazione e soprattutto deve saper leggere in anticipo. Da devo pensare che il mio compagno sbaglierà, per stare sempre pronto e non restare sorpreso". Sui modelli, indica Taffarel, oggi suo in Nazionale, ma spiega: "Cerco di prendere le caratteristiche di più portieri e adattarle a me".

Tra qualche mese, sarà lui a difendere da titolare la porta della Nazionale brasiliana ai Mondiali in Russia: "Non lo immaginavo ma l'ho sognato sempre, grazie a quella frase di mio padre: 'Pensa in grande e sarai grande'. Fin dalla prima partita, mi sono messo in testa di diventare uno dei portieri più grandi della Nazionale brasiliana".

Per riuscire ad arrivare dov'è oggi, ha lavorato molto su se stesso, non solo a livello tecnico. "So di non essere perfetto. Per questo a volte lavoro anche troppo, mi rimprovero molto. La pressione interna, mia, viene prima e mi pesa più di quella esterna, che in passato soffrivo un po'. Ora da quella mi sento pronto a difendermi, mi sento pronto a gestire le mie emozioni, la responsabilità. So che posso reggere grazie all'esperienza di questi anni e grazie al lavoro". Sulla preparazione delle gare, ha un suo rituale ben preciso: "Guardo le partite degli avversari e le loro caratteristiche, prima di affrontarli. Il giorno della partita mi concentro sulla mia prestazione. Guardo i video, le parate che ho fatto e perchè le ho fatte cosi'. Punto molto sulla concentrazione. Nello spogliatoio, poi, immagino la partita che sarà".

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